Quel bambino biondo ha fatto strada. E oggi è riuscito a scrivere la sua favola

L’altra metà del cielo - Erika, moglie di Azzalin, apre il suo cuore. E ci regala una lettera d’amore

Nel luglio 2011 hai salutato l’Inghilterra per inseguire il tuo sogno, quello di diventare un preparatore atletico professionista, non sapendo che sarebbe stato solo un arrivederci.
Arriva infatti nel luglio 2015 la firma inaspettata per il Leicester City, una piccola squadra di provincia inglese, il cui più grande sogno è la salvezza nella massima serie inglese. Diciamo la verità, tutti pensavano che il tuo sogno lo avessi già realizzato.
E invece no… io e te sapevamo che il tuo sogno era la Champions League,

una qualificazione guadagnata con merito due anni prima e spazzata via da un esonero amaro.
Quello che però né io né te avremmo mai potuto immaginare è che solo 10 mesi dopo avresti combattuto con il tuo Leicester per salire sul tetto d’Inghilterra.
Un titolo normale per un top club, forse una coppa in più in una bacheca già piena zeppa di trofei. Per voi, per te, per Claudio, “semplicemente” il riscatto di una vita.
Sì, perché la tua storia inizia un po’ come tutte le favole: …C’era una volta un bambino dai riccioli d’oro e gli occhi azzurri, costretto a vivere una vita che non gli apparteneva. Un bel giorno, quel bambino, decise di voler diventare l’artefice del proprio destino. Prese in mano la sua vita e iniziò a lavorare per cercare di coronare il primo dei sui sogni… e cammina cammina… …Quel piccolo bambino oggi ne ha fatta di strada. Quel piccolo bambino, dagli occhi blu come la mamma, che tanto ricordano quelli della volpe simbolo della favola sportiva più bella di sempre: la “Fox” del King Power Stadium.
Grazie, per averci fatto capire che nulla è impossibile, nulla è inarrivabile. Con passione, cuore e duro lavoro un sogno può trasformarsi nella più bella delle realtà. Grazie per l’uomo che sei.

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di Andrea Azzalin
# di Gabriele Galassi
# di Erika Lia Azzalin