«Quella di Baiano è una squadra. Ma a Masnago vogliamo vincere»

Salvatore Iacolino, il “Re della serie D”, guida il Cuneo prossimo avversario del Varese

Salvatore Iacolino, che potremmo tranquillamente definire senza esagerare “Il Re della Serie D”, è uno degli allenatori più vincenti di sempre in questa categoria. Ma non solo, perché la carriera dell’attuale allenatore del Cuneo, prossima avversaria del Varese, inizia nelle giovanili della Juventus: nel 1984 è infatti alla guida della formazione Primavera, e ci resta fino al 1998. Della Serie D, come dicevamo, Iacolino è il vate incontrastato: la vince per la prima volta con l’Ivrea

nel 2001/2002, salvo perdere poi lo spareggio promozione contro il Savona. Poi arrivano i successi con Casale (2003/04), Canavese (2006/07), Alessandria (2007/08 con cinque giornate di anticipo), Savona (2009/10) e Cuneo (2010/11 e 2014/15). Ora è di nuovo al Cuneo, a sei punti dalla vetta: dal suo arrivo, i piemontesi hanno messo insieme cinque vittorie e quattro pareggi, senza perdere mai. Qualcosa è cambiato, radicalmente, e quello del Franco Ossola sarà un Cuneo molto diverso rispetto a quello del girone di andata. In più, in questi primi giorni di gennaio si è aggregato ai piemontesi Alessandro Fabbro, esperto difensore fino all’ottobre 2015 in B con l’Avellino, prima della Lega Pro con la Lupa Roma e la prima parte di quest’ultima stagione a Bra. Un innesto importante che aggiunge qualità.

Abbiamo riposato cinque o sei giorni, dal 22 al 27 dicembre, da allora lavoriamo e ci siamo fermati per il 31 dicembre ed il primo di gennaio. La squadra sta bene, si sta preparando al meglio ad una partita che noi riteniamo importante, di alta classifica, contro una formazione importante. Tengo a specificare, una partita importante, ma non decisiva.

So che il Varese è un’ottima squadra, solida, compatta, costruita per vincere il campionato. Il primo Varese di Ramella ammetto di non averlo visto, anche perché non ero io in panchina. Quello di Baiano invece l’ho visto e rivisto in video, diverse volte, ed è una formazione che rispecchia al massimo il concetto di squadra. Ripeto, mi hanno colpito solidità e compattezza, oltre ad avere diversi giocatori individualmente forti e capaci di cambiare il volto di una partita. Il Varese è, a mio parere, la favorita insieme al Chieri per vincere questo girone A.


Affronteremo il Varese con grande rispetto, ma non nascondo che non lo temiamo. Abbiamo assolutamente bisogno di un risultato importante, vogliamo vincere, vogliamo continuare a far bene e giocheremo la nostra partita a viso aperto perché vogliamo attaccarci alle prime della classe senza perdere ulteriore terreno. Abbiamo sei punti di distacco dal Varese e dal Chieri, per questo motivo vorremmo ridurre il gap. Vorremmo essere lì con le migliori a giocarcela fino alla fine, e per questo la gara di Varese è importante.


Sì, si sta allenando con la squadra da tre giorni e potrà essere della partita già a Varese. Lui ci sarà ma dovremo fare a meno di Rosso, che è squalificato, e la sua è un’assenza per noi molto importante.

Serve di sicuro una grande continuità di risultati, cosa che da quando sono arrivato noi abbiamo. Con me la squadra ha ottenuto cinque vittorie e quattro pareggi, un filotto importante. Ci vuole forse qualche pareggio in meno e qualche vittoria in più, ma sappiamo tutti che il girone di ritorno sarà più difficile. Le squadre si sono rinforzate, quelle di bassa classifica giocheranno sempre con il coltello tra i denti. Per questo per noi la partita di domenica diventa importante, dovessimo vincere a Varese accorceremmo in classifica.


Sì, non lo posso negare. Non in estate però, bensì a maggio. Fui contattato da Merlin, ci incontrammo due o tre volte, insieme anche a Scapini, e siamo stati davvero molto vicini. Poi non è andata in porto.

E stavolta non me l’aspettavo. Ma le vie del calcio sono infinite.