«Realizzatore, che difenda e che abbia referenze»

Toto Bulgheroni traccia l’identikit del sostituto di Antabia Waller che Varese cerca sul mercato

La tegola dell’infortunio di Antabia Waller costringe la Openjobmetis Varese ad intervenire sul mercato per cercare un sostituto del 29enne americano, che dovrà essere operato per la lesione del legamento crociato anteriore, riscontrata mercoledì.

Ne abbiamo parlato con Toto Bulgheroni, consigliere con delega all’area tecnica, che ci fa il punto della situazione. «Come è ovvio che sia, siamo dispiaciutissimi per il ragazzo, che è un ottimo ragazzo e che ci stava dando un buon contributo in questa prima parte della stagione. Detto questo siamo obbligati a muoverci sul mercato, avendo però un vincolo di disponibilità che è relativo. Quindi non possiamo pensare di avvicinare giocatori che hanno dei costi proibitivi. Claudio Coldebella ed Attilio Caja si stanno già muovendo nella maniera migliore per trovare un giocatore che possa darci una mano in termini di realizzazione, ma anche difensivi. Di nomi in questo momento non ne abbiamo, perché non siamo sufficientemente sicuri per poter dire che puntiamo un giocatore piuttosto che un altro. Confermo che però siamo costretti a muoverci in questa direzione».

Identikit particolari non ce ne sono, anche perché il filtro principale è quello della disponibilità economica e dei giocatori presenti attualmente sul mercato: «Stiamo anzitutto muovendoci cercando di capire quali sono i giocatori disponibili sul mercato e soprattutto ai costi che possiamo permetterci, quindi la scelta non è così facile e non è neanche così scontata. Riuscissimo trovare quella che i tecnici chiamano combo-guard, un termine che a me non piace, ossia una guardia con punti nelle mani e che possa garantire anche qualche minuto da playmaker, potrebbe essere di grande aiuto. Allo stesso tempo però vorremmo un giocatore con delle referenze, che abbia non solo buoni numeri ma anche una buona predisposizione».

Detto del mercato, il pensiero torna rapidamente alla sfida persa nel giorno di Santo Stefano contro la Virtus: «Parto da una considerazione: mi dispiace buttarla sempre su questo piano ma abbiamo giocato contro una squadra che ha dichiarato 2 milioni e mezzo di stipendi netti contro una squadra che non arriva a 900mila. E teniamo conto due giocatori non c’erano. Una considerazione che è stata però smentita dal cuore e dalla grinta che la squadra ha avuto nel combattere alla pari con loro che hanno roster lungo,

giocatori molto forti, due perni della nazionale come Aradori e Gentile. Ci siamo sbattuti come pochi. C’è rammarico perché è stato fischiato un passi clamoroso, che con le nuove regole non è mai passi. Abbiamo subito un errore del tavolo quando avevamo palla in mano e mancavano cinque secondi. Come detto c’è grande rammarico ma anche grande soddisfazione per aver visto una squadra che ha lottato con otto giocatori e con Ferrero ed Okoye fuori nel supplementare. Deve essere un grosso sprone per noi».

Ultima postilla su Damian Hollis: «Sono convinto possa darci ancora molto, perché non ha dato un grande contributo. È un giocatore atipico, che ha bisogno di entrare “in the zone”, in un momento in cui vede il canestro grosso e vede le cose facili. Martedì ci avrebbe dato una mano grossa contro la Virtus. Per di più è un bravissimo ragazzo, non è uguale agli altri, Attilio sa come prenderlo e come plasmarlo, ci vuole del tempo come sempre nella vita. Ci saranno spazi e margini per lui per dimostrare ciò che vale».