«Salvi. Ma perché ci siamo seduti?»

Calcio - Mister Spilli e la stagione della Varesina: obiettivo centrato, ma quel rilassamento finale non è piaciuto

Marco Spilli e la Varesina si sono chiusi una porta alle spalle e possono guardare con ottimismo e fiducia al futuro. La prima stagione della Varesina in Serie D si chiuderà domenica con l’esito sperato e pronosticato: una tranquilla salvezza. Nel mezzo, tanti alti e altrettanti bassi che hanno caratterizzato un’annata complessa soprattutto per il livello delle avversarie incontrate. Da neofita della categoria, la Varesina si è trovata dinanzi colossi come Piacenza, Lecco, Monza, Pergolettese, Fiorenzuola,

squadra con parecchie stelle sul petto insomma. Per questo motivo, la salvezza è un traguardo assolutamente da celebrare anche se l’impressione è che a Venegono, per l’ambizione che contraddistingue da sempre squadra e società, l’obiettivo è stato accolto senza squilli di trombe. Perché ad un certo punto della stagione, probabilmente, ci si aspettava di arrivare più in alto di una tranquilla salvezza. La Varesina ora però ha tempo e spazio a sufficienza per programmare il futuro e le ambizioni. Oggi la parola va a Marco Spilli, l’allenatore che ha timonato la Varesina dalla Promozione alla Serie D, salvandola domenica contro il Seregno.

Sì, siamo contenti anche se forse abbiamo iniziato a fare troppo presto i calcoli e per questo motivo ci siamo forse un po’ seduti su quanto fatto. Abbiamo ritardato di troppo l’ufficialità della salvezza e questo un po’ ci è dispiaciuto.

Assolutamente no. É stata un’annata positiva per tutta la società, per certi versi anche storica. Perché Venegono era arrivata in Serie D nel 2004 retrocedendo al primo anno, mentre noi siamo andati meglio. E questo deve già essere un vanto per questi ragazzi che hanno legato il loro nome alla storia di questa società. Quindi ribadisco, chiaramente c’è soddisfazione ma resta un leggero retrogusto amaro, proprio perché sono convinto che questa squadra avrebbe potuto fare di più ma non ha mai mostrato la personalità necessaria per riuscirci.

La squadra è rimasta sull’ottovolante praticamente per tutta la stagione. Nella prima parte di campionato, siamo stati imbattibili in casa e abbiamo costruito la nostra classifica tra le mura amiche, poi non appena siamo calati nei risultati in casa, siamo riusciti a venir fuori con alcuni risultati importanti anche in trasferta. É stata una stagione logorante alla fine, c’è stato un calo mentale dovuto alla convinzione di aver già raggiunto con anticipo la salvezza anche se ancora ci mancava l’aritmetica certezza.

Ce ne sono stati due o tre, a mio parere: anzitutto penso al nostro girone di andata in casa, perché co ha consentito di stare tranquilli anche nel momento in cui i risultati in trasferta non arrivavano. Poi le vittorie in trasferta nel girone di ritorno, quelle meno attese come contro l’Olginatese in infrasettimanale con la doppietta di Axel Caldirola o a Fiorenzuola con il rigore di Tino. Sono stati punti pesanti, perché quando le partite non erano da sbagliare, abbiamo fatto sempre il nostro.

Ci metteremo al tavolo con la società per valutare cosa succederà in futuro. Anche se in realtà un primo incontro c’è già stato, nel momento in cui abbiamo raggiunto i 45 punti. Ci siamo confrontati su alcune cose, poi però il rendimento è calato e abbiamo rimandato il discorso a settimana prossima. La mia idea è che l’intenzione della società sia quella di stabilizzarsi per un paio d’anni in questa categoria, e poi provare a salire. Ma sono sensazioni che non hanno riscontro al momento.

L’anno scorso furono confermati sette/otto giocatori dall’Eccellenza, che hanno rappresentato l’ossatura di questa stagione. A mio modo di vedere, prima ancora di confrontarmi con i dirigenti, credo che possa succedere lo stesso anche quest’estate, mantenendo in rosa quei giocatori che hanno fatto bene negli anni e che rappresentano una garanzia.

Assolutamente, per rimanere competitivi è fondamentale strutturarsi, aumentare la capienza dello stadio, renderlo più accogliente per i tifosi ospiti ma anche per i nostri. É un passo avanti che dimostra come la società e gli imprenditori che l’aiutano che le idee sono ben chiare e si vuole far bene.