Scozzoli si prende record e ottavo posto. Il Mondiale di Martinenghi finisce qui

Nella semifinale dei 50 rana “Tete” è il primo degli esclusi: ad eliminarlo il redivivo connazionale, che torna primatista italiano

Altro giro, stesso epilogo. Nicolò Martinenghi, dopo l’eliminazione dai 100, resta fuori anche dalla finale dei 50 rana e chiude il suo Mondiale, perlomeno a livello individuale, con la cocente delusione di non aver centrato la finale in nessuna delle due distanze. E come nei 100, Nicolò è il primo degli esclusi, per soli cinque centesimi.

Il ranista di Azzate ha nuotato la semifinale in 27”01, appena quattro centesimi sopra il suo record personale (26”97), ma è stato sufficiente solo per strappare il nono crono complessivo, che non basta per la finale. A “rubargli” l’ultimo posto utile per l’atto conclusivo è un redivivo Fabio Scozzoli, che Martinenghi sembrava aver scalzato negli ultimi mesi a suon di prestazioni sempre migliori. Scozzoli si è preso la finale con il tempo di 26”96, entra all’atto conclusivo come ottavo complessivo e soprattutto si riappropria del record italiano, per un solo centesimo.

Agli Assoluti di Riccione Martinenghi aveva superato il precedente primato proprio di Scozzoli, fatto segnare ai Mondiali di Shanghai nel 2011, un 27”04 resistito quasi per sei anni. Poi il 26”97 del giovane varesino agli Assoluti di Riccione ad aprile, ieri il nuovo e sorprendente sorpasso di Scozzoli. A margine della gara, e della seconda bruciante eliminazione, Nicolò ha parlato così ai microfoni Rai: «Dal punto di vista emotivo sono felicissimo perché questo Mondiale è stata una bellissima esperienza. Però dal punto di vista cronometrico mi aspettavo di andare più forte. Alla fine, va bene così e sono contento, spero di poter continuare a migliorarmi».

Una carezza gliela regala proprio Scozzoli nelle dichiarazioni post gara, così: «Speravo ci fosse posto per entrambi in finale e mi spiace di avere eliminato proprio io Nicolò, ma sono pronto a scommettere sul suo futuro da protagonista».

A brillare nella giornata di Budapest sui 50 rana è stato quel fenomeno che risponde al nome di Adam Peaty: il britannico classe 1994 nuota a livelli impensabili a tutti i suoi avversari e ieri ha stampato non uno, bensì due record del mondo in una sola giornata. Al mattino ha fermato il cronometro sul 26”10 in batteria, mentre in semifinale è addirittura sceso sotto i 26 secondi, fermando il tempo sul 25”95. La medaglia d’oro in finale è praticamente assegnata. Bene anche Federica Pellegrini, che entra in finale nei 200 stile libero con il quarto tempo complessivo, mentre con la giovane Simona Quadarella (classe 1998), l’Italia festeggia il secondo bronzo della spedizione.