Senza Franco Ossola niente salto

Varese Calcio - Nel tardo pomeriggio di sabato ulteriore contatto tra le dirigenze di Varese e Bellinzago

Domenica transitoria in casa biancorossa, in attesa di qualche certezza in più. La prima dovrebbe infatti giungere oggi con l’ufficializzazione del nuova denominazione della squadra, che assumerà il nome di Sporting Varese nel caso in cui riuscisse a disputare la Lega Pro nella prossima stagione. Sabato nel tardo pomeriggio una delegazione della dirigenza varesina è tornata a Bellinzago per un ulteriore contatto con i dirigenti della società piemontese.

Ora più che mai, tutto è in mano alla Federazione, che dovrà comunicare la sua risposta. O meglio, più che una risposta, si aspetta che venga accettata la nuova denominazione sociale e con essa anche lo spostamento della sede del Bellinzago a Lonate Pozzolo, comune confinante però di altra regione ed altra provincia. Dovesse arrivare il sì dai piani alti, la strada sarebbe poi assolutamente in discesa. E forse in questi giorni, nonostante il nervosismo dettato dall’attesa,

c’è un pizzico di ottimismo in più. Nonostante ciò, l’eventuale benestare della Federazione non è atteso in tempi brevi. O quantomeno non brevi come ci si attendeva qualche giorno fa. Anzitutto perché il presidente federale Carlo Tavecchio si trova in Francia al seguito della Nazionale per Euro 2016, e la firma definitiva da apporre sulla documentazione per il nuovo nome e lo spostamento della sede dovrà essere la sua. Tutto ruota infatti attorno a questi dettagli, perché allo stato attuale la scrittura notarile effettuata venerdì sera ha valenza relativa se dalla federazione non arriva l’ok. Se l’organo federale dovesse invece decidere per il no, si bloccherebbe completamente l’ingranaggio di lavoro, soprattutto perché a quel punto diventerebbe impossibile poter vedere la Lega Pro a Varese.

Un rifiuto federale comporterebbe l’obbligo per il Varese di trasferirsi in Piemonte a disputare il prossimo campionato, se davvero si volesse insistere nel voler tornare tra i professionisti ad ogni costo. Essendo non a norma lo stadio di Bellinzago, le alternative sarebbero due: Novara o Vercelli. Ipotesi, questa, ben lontana dal potersi avverare, perché nel caso in cui venisse negato lo spostamento di sede a Lonate Pozzolo, con la conseguente impossibilità di giocare a Masnago, il Varese abbandonerebbe la pista della Lega Pro a braccetto con il Bellinzago. Non è contemplata dalla dirigenza la possibilità di giocare la categoria lontano da Varese: o ci si sposta qui, o non se ne fa nulla. In tal caso, si tornerebbe dunque a lavorare per la Serie D con il nome attuale, Varese Calcio, con i giocatori già confermati e con lo staff di Giuliano Melosi. Sotto l’aspetto tecnico, infatti, tutto è fermo fino a nuovo ordine federale: direttore sportivo, staff tecnico e giocatori già confermati sono nel limbo delle decisioni. L’opzione Lega Pro ha rimescolato del tutto le carte, ma presto ne sapremo di più. Già oggi, dunque, vedrà la luce ufficialmente il nuovo nome Sporting Varese, in attesa di poterlo riempire di una squadra da “serie C”.