Settore giovanile scisso. Cosa dice il regolamento

Con la decisione annunciata c’è da chiarire il destino della Juniores

Srl, Ssd arl. Ciò che differenzierà i due Varese va ben oltre la ragione sociale. Se il Varese Srl, quello a presidenza Taddeo, sarà dedito esclusivamente all’attività dell’Interregionale, il Varese Ssd arl a presidenza Basile lo sarà al settore giovanile.

Già, ma «settore giovanile» inteso secondo la reale denominazione attribuita dalla Federazione (attività dai Primi calci fino agli Allievi) oppure quella attribuita da Taddeo e Basile in sede di presentazione, ovvero un agglomerato di squadre che comprenda anche la Juniores? L’impatto, a livello regolamentare, è sostanziale.

Secondo la “versione” annunciata da Taddeo e Basile il nascituro Varese Ssd Arl (quello del settore giovanile) dovrebbe inglobare anche la Juniores e disputare il campionato provinciale al pari di Allievi, Giovanissimi e tutta l’attività pre-agonistica. Per farlo, però, il regolamento impone l’affiliazione alla Lega Nazionale Dilettanti (la stessa del Varese Srl) e non al Settore Giovanile, e non permette di chiamarsi con un nome confondibile rispetto ad altra società affiliata. Magari potrebbe tornare utile la denominazione Sporting Varese…

Ma la prima squadra in Interregionale non obbliga ad iscrivere la Juniores Nazionale? Certo, ma si può “aggirare” il tutto pagando 15.000 euro di multa come fatto nell’ultima stagione da Verbania, Dro e Lentigione.

La sanzione è elevata, certo, ma rinunciare alla Juniores Nazionale e iscrivere la squadra nei provinciali (ammesso che la Delegazione conceda la deroga) potrebbe portare a dei vantaggi per le casse della For.Va nel momento in cui c’è da pagare il premio di preparazione. La normativa, infatti, prevede che nel momento in cui il giocatore venga vincolato fino ai 25 anni (obbligatorio per giocare in Juniores, ma facoltativo dal compimento dei 14 anni) il club debba corrispondere il premio alle ultime due società degli ultimi tre anni. Gli importi sono disciplinati dalla tabella pubblicata sull’apposito comunicato.

Premio di preparazione che, per il 2016/17, per i club di Serie D ammonta a 3.240 euro (4.050 con le penali) che la società dovrà corrispondere ai club in cui il giocatore ha militato dai Giovanissimi in avanti. Conti alla mano – senza accordi con i club di provenienza – una Juniores Nazionale potrebbe arrivare a costare solo di partenza oltre 40mila euro. Percorrendo la strada dei provinciali, invece, verrebbero applicati i massimali della Terza Categoria, ovvero 540 a giocatore.

Decisamente un bel risparmio, e – seppur discutibile dal punto di vista etico-sportivo – non in apparente contrasto con la normativa (almeno per quest’anno…).

Le parole di Aldo Taddeo in conferenza stampa lasciano poco spazio all’interpretazione: «Se si potrà mettere anche la Juniores con il settore giovanile lo faremo. Sceglieremo la cosa che non ci farà perdere prestigio sul piano sportivo». Più esplicito Paolo Basile: «Faremo la Juniores provinciale e se i ragazzi saranno bravi la vinceranno».

Al diffondersi della notizia dell’assenza della Juniores Nazionale molti genitori e giocatori hanno mostrato preoccupazione ed è toccato al team manager del settore giovanile Massimo Scodellaro riportare ordine e chiarire la linea: «Il Varese farà la Juniores Nazionale come impone il regolamento. Basile ha espresso dei concetti senza conoscere tutti i dettagli del regolamento».