Si fa sul serio: la Supercoppa è da mettere in bacheca

Mercoledì Unendo Yamamay e Foppapedretti giocano per conquistare la finale del torneo, primo vero appuntamento stagionale

Amichevoli, test match, allenamenti congiunti, chiamiamoli come vogliamo. La sostanza non cambia: interessanti e (più o meno) indicativi che siano, non potranno mai compensare l’adrenalina che solo la partita ufficiale è in grado di far scorrere nelle vene. E finalmente ci siamo: mercoledì sera, al PalaGeorge di Montichiari, Unendo Yamamay e Foppapedretti Bergamo faranno sul serio. Vincere per andare in finale di Supercoppa italiana. E per iniziare nel modo migliore un’altra lunga stagione.
Busto è,

oggi più che mai, sotto i riflettori. Non solo perché le farfalle partono in pole position (insieme a Conegliano) nella griglia di partenza del campionato 2014-15, ma anche per la presenza in maglia biancorossa di Valentina Diouf, diventata, a suon di punti e prestazioni da urlo, la giocatrice-copertina dei recenti Mondiali.
«La cosa più bella è che Valentina è diventata farfalla prima che tutti, guardando i Mondiali, si accorgessero di quanto fosse brava» ha detto il dg Massimo Aldera durante la presentazione della squadra al Magriffe. Vero, e questo è un indubbio merito del club di via Maderna, che anche stavolta ha dimostrato di vederci lungo.
Valentina può ora diventare l’atleta-simbolo dell’Unendo Yamamay post-Mondiali. Una squadra, e una società, che hanno tutte le credenziali per conservare anche in campionato quel patrimonio di entusiasmo, euforia e interesse che il volley femminile ha saputo attirare durante la competizione iridata.
Busto come faro del movimento e modello di comunicazione da seguire per (provare) a mantenere la pallavolo femminile là dove i Mondiali l’hanno portata, a livello di interesse dei tifosi e attenzione mediatica.
«Il nostro segreto è non fermarci mai, inventare ogni anno qualcosa di nuovo: solo così possiamo mantenerci sempre vivi» ha detto il team manager Enzo Barbaro in una recente intervista a “La Provincia”.
Da mercoledì tocca alle ragazze, la parola passa al campo. Iniziare la stagione portando a casa subito un “titulo”, per dirla alla Mourinho, sarebbe un’ulteriore, formidabile iniezione di fiducia per tutto l’ambiente biancorosso. Bisogna battere prima Bergamo e poi, eventualmente, Piacenza per mettere in bacheca la Supercoppa italiana, trofeo che le farfalle hanno già conquistato una volta battendo in un palpitante derby l’MC-Carnaghi Villa Cortese. Proprio in quel PalaGeorge di Montichiari che dopodomani sera ospiterà lo spareggio con Bergamo.
La squadra di Parisi si presenta all’appuntamento con le orobiche con i favori del pronostico, ma con i soli favori del pronostico non si vince: si vince con la fame, con quella capacità di stare “dentro” la partita dall’inizio alla fine, senza pause, senza quei black out che hanno contraddistinto troppe partite della scorsa stagione. Allora bisogna dimostrare subito che questa è un’altra storia, che Busto ha ritrovato gli occhi da tigre che abbiamo visto anche nelle ultime amichevoli sul volto di Giulia Pisani, della giovane Alice Degradi (una delle note più liete della preseason) e che abbiamo ammirato in Valentina Diouf ai Mondiali.
Solo a parità di rabbia agonistica, intensità, concentrazione, può risaltare la maggior cifra tecnica complessiva.
È invece già certo che, anche quest’anno, le farfalle potranno contare su una tifoseria che per numeri, passione e fedeltà non è davvero seconda a nessuno in Italia. Al PalaYamamay il clima di festa dei Mondiali lo si vive già da diversi anni. Chi si stupisce dell’entusiasmo che può suscitare il volley femminile, evidentemente non ha mai fatto un giro in viale Gabardi.

FOTO: Profilo Facebook ufficiale Unendo Yamamay