Si punta al pokerissimo. Ma arriva la Pergolettese

La sfida di domenica prossima è con la prima in classifica, che però sta vivendo una leggera flessione

Qualcuno lo chiama pokerissimo, per altri significa semplicemente un filotto di 5 vittorie. Chiamatelo come preferite ma questo è quel che cerca la Pro Patria per la prossima partita con la Pergolettese, per i profani, con la prima in classifica. Match difficile quello di domenica allo Speroni contro la capolista, una squadra che affrontata nelle primissime giornate però avrebbe spaventato forse di più, vuoi per questioni di classifica, coi bustocchi che veleggiavano a vista nella zona centrale della graduatoria e gli avversari primi a punteggio pieno,

vuoi per questioni di modulo, 4-3-3 all’ora contro il 3-5-2 attuale, vuoi per questioni di stato di forma, assolutamente imparagonabile quello di settembre-ottobre con quello odierno, vuoi per questioni di convinzione nei propri mezzi e status mentale. Da qualunque parte la si guardi quella di domenica prossima è una partita diversa che, giusto per riprendere tematiche scaramantiche, ha un ricorso storico importante datato 2008 quando i Tigrotti puntavano la serie B e sulla loro strada, dopo 4 vittorie, trovavano il Pergocrema vincendo per 3-0. Nota di cronaca, in quella partita c’era anche Mister Bonazzi, all’epoca calciatore gialloblu.

Partita diversa rispetto a quella che si sarebbe giocata ad inizio stagione dicevamo, la Pergolettese, erede diretta di quel Pergocrema, ha piazzato 8 vittorie nelle prime 8 giornate di campionato e poco conta il fatto che in quel periodo tutte le prime della classe non trovassero incroci coi cremaschi, la squadra quei 24 punti, uno dietro l’altro, li ha portati a casa tutti prima di una leggera flessione fisiologica, nelle ultime 4 sono arrivate 2 vittorie con Caravaggio e Seregno e 2 sconfitte con Ciliverghe e Ciserano. Non solo, nelle prime 8 giornate i canarini hanno subito 6 reti chiudendo le proprie partite per 4 volte senza subire reti, nelle ultime 4 gare il numero dei gol subiti è lo stesso, 6. Attenzione però, che siano in leggera flessione di rendimento lo dicono i numeri, ma stiamo parlando di una squadra che ha 30 punti in 12 partite giocate e che è sempre andata a segno in ogni match, pensare a una Pro Patria che faccia due reti o più ci risulta difficile visto che i gol messi a segno da Bortoluz e soci sono solo 15 fino ad oggi.

Restando in tema numeri c’è un altro dato che porta Bonazzi a sorridere, quel 343 che indica i minuti da cui i Tigrotti non prendono gol; tre partite e mezzo, quasi quattro, ma il dato più importante è quello che i numeri non dicono perché in questi 343 minuti non solo non ci sono state reti avversarie, ma non ci sono proprio state occasioni da gol. La porta difesa da Monzani, che col cambio di modulo ha preso il posto di Gionta perchè più giovane, è una saracinesca ben difesa da un gruppo di uomini che si dice essere a 3 ma che in fase di non possesso passa a 5 con gli esterni che, di fatto, scalano sulla linea dei centrali, impedendo agli avversari di creare occasioni pericolose. Pronostico complicato.