Signore e signori, mister Openjobmetis «Una pallina da tennis cambia la vita»

Oggi è il gran giorno della presentazione del nuovo sponsor della Pallacanestro Varese. Ecco chi è Rosario Rasizza, l’imprenditore titolare di Openjobmetis, agenzia per il lavoro con sede a Gallarate, la seconda in assoluto a capitale interamente italiano.

Uomo di sport, il suo motto è «una pallina da tennis può cambiare la vita», perché per lanciare la sua azienda Openjob aveva raccolto finanziamenti dagli investitori al circolo del tennis dove giocava.

Ho iniziato sin da piccolo con il tennis, praticato sia a livello amatoriale che agonistico. Era come il golf oggi, così quell’esperienza mi ha fatto conoscere diversi imprenditori e persone che poi ho ritrovato in altra veste. Continuo a giocare a tennis, nel singolo è una metafora della vita, come un imprenditore contro le difficoltà.

Da tifoso seguo tutti gli sport, anche il calcio pur senza avere una fede particolare. Non sono di quelli che sta a casa tassativamente quando c’è la partita. Mi piacciono anche i cosiddetti sport minori, mi incuriosiscono certe discipline, come il pattinaggio o il badminton.

Sì, la fatica, le regole, la disciplina, sono una lezione di vita. Per questo ho avviato mio figlio di sette anni allo sport: gioca a basket e non a calcio, oltre ad aver preso in mano la racchettina da tennis fin da piccolissimo.

Me l’hanno proposto più di una volta, ma il calcio, soprattutto a certi livelli, non sposa la nostra filosofia.

Ho sempre preferito sport con contenuti più umani e realtà più vicine ai tifosi e alle città. Mutuiamo quello che facciamo con la nostra azienda nello sport: come aiutiamo le piccole e medie imprese a crescere, così sosteniamo piccole squadre che da zero vogliono arrivare in alto.

Con il volley Ornavasso abbiamo salvato dal baratro una piccola squadra di provincia. In passato siamo stati nel basket, anche in piccole realtà delle serie minori.

Ci piace essere vicini al territorio e alle persone. C’è una dimensione sociale da sostenere: bambini che giocano, volontari che allenano, e così via.

© riproduzione riservata