«Squadra unita e società seria. Salvezza diretta? Insieme, si può»

Diego Frugoli è il “crack” rossoblù: «Felice di essere qui. Spilli? Ha la stessa impronta di Maurizio Sarri»

Parlando di calcio avrete sentito il termine “crack” associato al nome di un giocatore: con questa parola ci si riferisce a un calciatore in grado di essere un valore aggiunto, e determinante, per la propria squadra. Una definizione che calza a pennello con Diego Frugoli, punta classe ’95 arrivata alla fine del mercato invernale ma già al centro di una Varesina che, anche grazie a lui, è ripartita.

Ho aspettato l’evolversi del mercato, poi il mio procuratore mi ha proposto di venire qui: ho accettato, trovando una società seria, organizzata e ambiziosa. L’ho capito anche dalle telefonate con la proprietà, nelle quali la famiglia Di Caro mi ha trasmesso fiducia e tanta positività. Sono contento della scelta e ho tanta voglia di continuare a far bene per raggiungere la salvezza diretta.


Si, mi sono subito trovato bene con tutti: compagni, società, mister e tifosi mi hanno accolto nel modo migliore. Quando sono arrivato non ero al top della condizione, ma ho trovato l’ambiente giusto per recuperare ed esprimere al meglio le mie qualità.


Vivo con Gallino, Varesio, Catta e Castagna, quindi è con loro che ho legato di più. Ma mi trovo bene anche con gli altri: un gruppo unito a cui piace stare insieme.

Innanzitutto sono soddisfatto del mio impatto e spero che nelle prossime giornate il mio contributo possa continuare ad essere questo. Il gol al debutto è stato emozionante; eravamo passati in svantaggio poco dopo il nostro 1-1 e sapevamo quanto sarebbe stato importante fare punti con il Gozzano in casa. Un’importanza che ho percepito ancora di più dopo aver trasformato il rigore del 2-2, quando il nostro pubblico ha iniziato ad esultare.


Di persona no, ma il mister sapeva che giocatore sono e quali sono le mie caratteristiche perché cercava proprio un giocatore come me. Il mio procuratore me lo aveva descritto prima di venire qui e non si è sbagliato: è un ottimo allenatore, trasmette positività e fiducia.


Tantissimo: si apprende solamente osservandoli. Stiamo parlando di due giocatori che hanno giocato in Serie A, che in campo fanno qualsiasi cosa con tranquillità e facilità disarmanti. Su Sarri cosa posso dire? Basta guardare dov’è arrivato. Non ho avuto tante occasioni per allenarmi con lui, ma le sedute sotto la sua direzione non le dimenticherò; richiedeva una qualità e un’intensità mai viste. Anche Spilli ha la stessa impronta: vuole un gioco offensivo, veloce e palla a terra.


Dobbiamo tirarci fuori da questa situazione il prima possibile, ma pensando al 3-3 che abbiamo ottenuto contro il Cuneo sono convinto che le condizioni per riuscirci prima dell’ultima partita ci siano. L’importante sarà non mollare mai e lottare, solo così potremo raggiungere la salvezza diretta.