«Stasera con Reggio Emilia giochiamo un altro derby»

Simone Benzoni intervista la guardia biancorossa Andy Rautins

Gli è bastato il derby di per capire cosa voglia dire indossare la maglia biancorossa ed esibirsi davanti al pubblico di Masnago. Andy Rautins è uno dei punti di forza della Openjobmetis: tiratore eccellente, di quelli che sanno spaccare le partite con canestri pesantissimi. Il suo percorso di crescita procede di pari passo con quello della squadra, attesa questa sera alle 20.30 dall’impegnativo confronto interno con la Grissin Bon Reggio Emilia (in streaming su Gazzetta.it).

Siamo reduci da una settimana positiva di allenamento. Il gruppo ha lavorato quasi al completo, con l’eccezione di Craig Callahan, per cui abbiamo potuto esercitarci parecchio sugli schemi d’attacco e anche concentrarci su alcune situazioni difensive. Come sto io? Mi impegno di giorno in giorno per trovare la forma migliore. Lavoro anche sul potenziamento fisico e svolgo, sotto la guida del nostro preparatore atletico, esercizi specifici per la caviglia, per prevenire nuovi infortuni.

Assolutamente sì. La storia di questo club e l’organizzazione societaria sarebbero già per conto loro motivi più che sufficienti. E inoltre c’è felicità di giocare per un allenatore come Gianmarco Pozzecco. Oltre ad essere un ex giocatore di altissimo livello, è una persona super, e questo è stato uno stimolo ulteriore per convincermi a vestire questa maglia. Oltre al fatto, ovviamente, di poter ritrovare qui Dawan Robinson, che avevo già avuto modo di conoscere in Germania.

Il derby è stato una delle situazioni più esaltanti mai vissute in carriera. E questo vale per ogni singolo istante, dall’accoglienza riservata al Poz al tifo e al sostegno della gente, che ci ha accompagnati per tutta la partita. Non è retorica: tutto questo dà realmente a chi sta in campo una carica in più. E noi abbiamo vinto il match perché ci abbiamo messo il cuore, limitando gli individualismi e giocando di squadra. E speriamo di riuscire a ripetere spesso prestazioni del genere.

I risultati della preseason erano figli del poco tempo a disposizione per allenarsi e dei tanti infortuni. Ma il nostro obiettivo era fin dall’inizio quello di arrivare pronti all’esordio del 12 ottobre. Volevamo partire vincendo subito la prima partita e ne abbiamo invece già vinte due. Ma io dico che abbiamo ancora ampi margini di miglioramento, per questo puntiamo ad allungare il più possibile la striscia.

No. Ho delle caratteristiche precise e sono stato ingaggiato per fare bene il mio lavoro, a cominciare dalla difesa e dalla costruzione del gioco. Il resto, in attacco, viene poi da solo.

Al di là del piano tattico, che abbiamo studiato e che ci teniamo ovviamente per noi, sappiamo che andremo ad affrontare una squadra molto fisica, dotata di grandi talenti. Cercheremo di indirizzare il match a nostra favore, puntando per esempio sull’agilità e la velocità. Ma la base del gioco è e resta la difesa.