Stasera si gioca per restare in Europa. Ne vale la pena?

Alle 20.30 Usak a Masnago. Ferraiuolo: «Prima il campionato». Caja: «Opportunità»

La questione ora è strategica ed importante e va oltre la singola partita di stasera di Champions League contro l’Usak Sportif (ore 20.30). Varese si prepara a queste ultime due partite dell’esperienza sfortunata in Champions League con un imperativo abbastanza importante: continuare o meno il cammino europeo? La possibilità di entrare dalla porta di servizio in Fiba Europe Cup è concreta e può essere sfruttata dagli uomini di Caja con due prestazioni importanti e di spessore.

Resta da rispondere all’interrogativo principale: ne vale davvero la pena? La realtà varesina consiglia di veicolare ogni energia mentale e fisica sul campionato, ma un cammino in Fiba Europe Cup sulla stregua di quello vissuto l’anno scorso fino alle Final Four di Chalon potrebbe anche giovare alla seconda parte di stagione della Openjobmetis.

In questa direzione va anche il pensiero di Max Ferraiuolo, team manager biancorosso: «L’impegno nell’andare avanti in Fiba Europe Cup non è così pesante perché consisterebbe in otto partite al massimo, con un turno al mese. La realtà ci impone però di pensare principalmente al campionato perché le quattro partite che ci attendono sono di importanza capitale e non vanno sbagliate. L’attenzione massima deve dunque essere rivolta al campionato ora. Poi è vero che la Fiba Europe Cup, a livello motivazionale se si ripetesse un cammino come quello della stagione scorsa, potrebbe darci entusiasmo e fiducia. Vincere aiuta a vincere, e non è detto che la Fiba Europe Cup non possa sortire nuovamente gli effetti positivi di un anno. Però ripeto, priorità assoluta al campionato a mio modo di vedere».

Venendo alla stretta attualità della partita di stasera, queste sono state le parole di presentazione di coach Attilio Caja in video: «Come avevo detto prima della trasferta in Polonia, queste partite hanno un duplice obiettivo per noi: in primis consolidare la nostra identità, fatta di un gioco corale e di una difesa fisica, più presente, che sappia usare il corpo e le mani visto che viene permesso. Poi, abbiamo ancora la possibilità di entrare in Europe Cup ed in questo momento di convalescenza che stiamo vivendo, anche un brodino come quello preso in Polonia è molto gustoso e saporito, se poi ci mettiamo un po’ di carne in più è solo di buon auspicio per il futuro».

Un focus sugli avversari di giornata: «Dovremo approcciare con fisicità e con presenza mentale la partita, perché loro a livello offensivo hanno notevole qualità specialmente in McKissic, tiratore pericoloso da lontano e con ottime percentuali. Attenzione ad Harrison, guardia che tira qualsiasi cosa abbia in mano anche da lontano e fuori dai giochi. Negli interni hanno Freimanis, buon giocatore. Tutti questi interpreti sono messi insieme da un playmaker d’ordine. Dal punto di vista offensivo noi dovremo continuare con la nostra coralità, giocare più di passaggi che di palleggi. Dovremo dettare il ritmo senza pensare a chi c’è di fronte».

Quindi, a prescindere da ogni discorso collaterale, l’obiettivo di Caja è uno solo: continuiamo a vincere, senza troppi calcoli, e poi vedremo dove ci porterà. Ed effettivamente, senza troppi retro-pensieri, questa squadra ha solo bisogno di continuità e di sicurezza. Ritrovate queste componenti, l’eventuale Fiba Europe Cup permetterebbe di nuovo a Varese di togliersi qualche soddisfazione. Un passo alla volta, il primo è stasera.