Taddeo dà le dimissioni dal Varese: «Lascio, devo seguire le mie aziende»

Il presidente lascia «irrevocabilmente» poltrona e società: «Rimetterò le quote a Basile»

Aldo Taddeo ha rassegnato ieri sera le dimissioni da presidente del Varese Calcio. La sua assenza nelle ultime settimane – compreso l’esordio di domenica a Borgaro Torinese – aveva fatto intendere un possibile disimpegno, considerando anche il “colpo” dell’addio del direttore generale Diego Foresti, arrivato per volontà del numero 1 di piazzale De Gasperi e andato via (prima di trovare l’accordo con la Viterbese, di cui sarà dg) per «diversità di vedute» con l’ormai ex vertice societario.

Taddeo ha comunicato il suo passo indietro alle 21.58 di ieri sera, con il seguente comunicato diramato a mezzo stampa:
«Sono a rimettere irrevocabilmente il mio mandato di presidente del Varese Calcio Srl rassegnando le dimissioni in data odierna. Ho raccolto questa sfida, dopo esser stato coinvolto dal signor Scodellaro al rifacimento del campo in sintetico di Varesello, con l’amico Basile, che ha saputo appassionarmi e coinvolgermi, con l’obiettivo di creare un Varese calcio sostenibile e soprattutto fondato su valori importanti e sui giovani.

/>In questi pochi mesi di presidenza abbiamo rasserenato gli animi, ricreato entusiasmo, ristrutturato la società sia dal punto di vista manageriale che amministrativo, colmando un forte debito e fortificando la struttura patrimoniale e di controllo; restituendo alla città un sogno concreto e sostenibile, con una squadra ambiziosa e in grado di giocare ad altissimi livelli. Abbiamo rinforzato la struttura societaria con l’entrata di due nuovi soci operativi ed internazionali come Matt Reeser e Antonio Russo. Penso di aver completato con successo il mio cammino in questa avventura, anche perché ho sempre detto che sarei stato un presidente “per forza”.
Ad oggi, il progetto ha bisogno di una disciplina ferrea e presenza costante per permettere che sia sostenibile, cosa che non mi posso concedere in questo momento, avendo io deciso di mettere le mie Forze, Energie, Capacità e Risorse a disposizione delle mie aziende che prendono oggi uno nuovo percorso ancora più internazionale richiedendo la mia massima attenzione.
Rimetterò le mie quote a disposizione dell’amico Basile, colui per il quale ho deciso di entrare in questa avventura e che è la persona più indicata per continuare questo suo progetto. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i tifosi che tanto sono stati calorosi nei miei confronti, lo staff tutto, la squadra e tutti gli amici del Varese, augurando a tutti successo e gioie».

Finisce così il cammino di Taddeo in seno alla società biancorossa, iniziato nell’ottobre scorso con il suo ingresso in società. Un ingresso che doveva essere in punta di piedi, ma che si è poi rivelato piuttosto turbolento, con i primi scontri e, poi, la netta frattura con la “minoranza” societaria.
Diventato presidente raccogliendo il timone dopo la parentesi Baraldi, durata due mesi esatti, Taddeo lascia la poltrona di numero 1 in altrettanto poco tempo (97 giorni): era il 31 maggio quando da vicepresidente salì al vertice biancorosso. Dopo aver tracciato un programma triennale per un grande ritorno in Serie B, arriva invece la decisione di dedicarsi al futuro delle proprie aziende.
Nei prossimi giorni sono quindi attese novità, sia nell’organigramma che per eventuali nuove figure a sostegno del progetto.
La speranza di tutti i tifosi, ora, è che la società riesca a trovare finalmente un po’ di serenità e una guida certa e duratura; che finiscano le porte girevoli di chi entra e esce in poco tempo; che chi promette qualcosa (alla tifoseria tutta, alla città, alla gloriosa storia della maglia biancorossa) poi si spenda in prima persona, fino in fondo, per mantenere quanto detto.
La certezza dei tifosi è che in Serie B ci torneremo: a questo punto, senza Taddeo.