Tanta fatica. Nessuna aspettativa. Fino in fondo

Dopo il +30 rifilato allo Stelmet Zielona Gora i biancorossi si devono preparare «per la prima partita di domenica prossima. L’obiettivo è sempre quello: trovare una squadra da metterci dietro». Il commento di Fabio Gandini

«Ora, senza grandi ansie, senza pressioni (ma anche) senza aspettative, dobbiamo prepararci per la prima partita di domenica prossima. L’obiettivo è sempre quello: trovare una squadra da metterci dietro».

Una frase così (è quella pronunciata da coach Attilio Caja dopo il +30 rifilato allo Stelmet Zielona Gora), è la vera ciliegina sulla torta dell’estate biancorossa. Lo scintillante precampionato che sta facendo parlare, sorridere, finanche sperare per il suo ormai definitivo bilancio numerico (9 vittorie e 2 sconfitte: il migliore degli ultimi sei anni dopo quello della stagione 2012/2013) non poteva che concludersi con una dichiarazione che è insieme consapevolezza e furbizia, sano “maniavantismo” e realtà, modestia e voglia di grandezza, finitezza delle umane possibilità e manifesto programmatico. Decalogo e guida.

I fuochi d’artificio di chi ha messo in fila Torino, la Virtus Bologna, i campioni di Polonia e ha lottato ad armi pari contro un’altra squadra da Champions League come Saratov ritornino a essere miccette nella quotidianità degli allenamenti e davanti all’infinito di un’intera stagione da scoprire. La Openjobmetis 2017/2018 ha capito di essere povera, modesta, bisognosa di sacrificio e sudore ancor prima di vedere compiutamente la luce. Questo pensiero ha accompagnato ogni scelta di mercato,

ogni dichiarazione, ogni intento; è stato poi il benvenuto di ogni nuovo giocatore, è stato l’abc di ogni seduta tecnica, la palla a due di ogni partita, il cemento di quei primi rapporti umani che sempre si accompagnano a quelli sportivi. È riecheggiato a Masnago, nel silenzio di un lavoro a testa bassa. Risultato? Qualche occhio ha già strabuzzato, qualche tabellino ha già parlato, qualche emozione ha già bussato al cuore. E non accadeva da anni, di questi tempi.

Si continui così allora. Solo così: aspettative zero, fatica come se non ci fosse un domani, consapevolezza di dover rincorrere chiunque da qui al 9 maggio. Che dietro ne rimanga solo una o di più, la strada è tracciata.