Tigrotti in crisi contro le rivali. Il ruolino fin qui è da matita rossa

Negli scontri diretti contro le prime 9 della classifica i tigrotti hanno appena 1,17 punti di media

12 partite contro le prime 9 in classifica: 4 vittorie, di cui nessuna in trasferta, 2 pareggi e 6 sconfitte. Il dato della Pro Patria 2016-2017 dice che qualcosa non va. E non si può dare la colpa alla sfortuna o alle evenienze della domenica: qualcosa non va. Non va perchè non hai un bomber con la B maiuscola, e questa non è una colpa da attribuire a mister Bonazzi.

Cerchiamo di fare il punto della situazione ripercorrendo velocemente la stagione: squadra costruita d’estate, 23 giocatori nuovi, problemi nell’andare a capire cosa, dove, come e quando costruire la formazione titolare, passano i primi due mesi cercando nel 4-3-3 l’assetto tattico: la squadra arranca in classifica, Mauri si infortuna, si passa al 3-5-2 che diventa la panacea di ogni male tigrotto.

Arriva una serie di vittorie importante, la squadra è una corazzata, manca ancora la vittoria in trasferta su di un campo che conta, ma è questione di giorni, si diceva, non di uomini o di tecnico.

L’inizio del 2017 ricorda molto l’inizio di stagione, si vince, si perde, si arranca, si cerca di costruire, si perde, di nuovo. Lo abbiamo sempre detto, Bonazzi ha tutto il tempo per fare tutti i tentativi di formazione che preferisce, il primo posto è irraggiungibile, il secondo è lì a un punto, ciò che preoccupa è la personalità della squadra.

14 punti in 12 partite contro le prime 9 con una media di 1,17 punti a partita: il Monza è a 2,08, Pergo e Bergamo a 1,70, Ciliverghe a 1,82: il divario è grande. Forse la Pro è poco cinica, forse perchè Bonazzi è costretto a inventarsi qualcosa in termini di formazione ogni domenica, fatto sta che le cose in ottica playoff non si stanno mettendo bene: se non si riesce a vincere con una rivale diretta quando si è lontani dallo Speroni è difficile spuntarla. Questione di uomini? No. La Pro non ha un centravanti che sia un bomber, ma serve grinta e cinismo più che precisione sotto porta, la squadra è costruita per fare in modo che non dipenda dall’estro e dalla verve di un solo uomo, lo vediamo come un pregio piuttosto che un problema.

Certo c’è da capire come guarire, tra poco si tornerà ad incontrare tutte quelle squadre che veleggiano nella zona medio bassa di classifica, il che rinvierà la risposta a maggio, quando inizieranno i playoff e giornate come quella di domenica non saranno più ammesse. Mai più.