Torna il Caccia: «Il Varese è casa»

Marco Caccianiga riabbraccerà i colori del cuore. Ciavarrella è orgoglioso: «Ha detto sì. Proprio ora»

La notizia è di quelle belle, che rallegrano la serata e rafforzano quel senso di famiglia che è sempre stato un tratto distintivo del Varese Calcio. Marco Caccianiga, figura di riferimento della Scuola Calcio fino agli anni della Serie B, tornerà a far parte del mondo biancorosso a partire dalla prossima stagione. Nelle sue parole ci sono orgoglio, soddisfazione e soprattutto la gioia incomparabile di tornare a casa: «Io nasco a Varese e non c’è altro da dire.

Torno a casa, è tutto qui. Alla fine, ogni volta che passo dalle parti dello stadio, non faccio altro che ricordare quante cose sono passate, tutti i bei ricordi che mi legano al Varese. Il Varese per me è un ritorno naturale. C’era già stato qualche contatto in autunno, ma in questi giorni mi ha chiamato il presidente Ciavarrella e sì: posso confermare che tornerò. C’è una buona idea per un progetto e per la didattica. Parliamo di Progetto Bimbo allargato anche ai bambini delle scuole materne. Un progetto che ora segue Federico Fumagalli, che è arrivato con me come un allievo e che ora è un maestro. Sarà bello anche poter tornare a lavorare con lui».

Il ritorno del Caccia sarà effettivo dalla prossima stagione: «Sì. Ora sono a Morazzone ed il mio impegno con loro non viene meno. Inizieremo dal prossimo anno».

C’è grande soddisfazione anche da parte della società, come traspare dalle parole del presidente Gabriele Ciavarrella, perché per il «Varese 2.0», come lo definisce il numero 1 biancorosso, quello di Caccianiga è un “sì” importante: «Siamo onorati di riaverlo con noi – le parole, orgogliose, di Ciavarrella – L’ho chiamato e ha risposto presente in questo preciso momento, perché crede nelle persone che ci sono qui ora. Non c’è bisogno di presentarlo: qualità, professionalità, etica, personalità, amore per i bimbi e per l’insegnamento. Un passo fondamentale per ciò che il sindaco Galimberti ha indicato: dimostriamo così che c’è un progetto. Ed è un gran bel progetto».

Il Varese lo riabbraccerà con calore ed entusiasmo, come ci spiega Cosimo Bufano, instancabile responsabile della Scuola Calcio: «Marco è un grande acquisto per noi. Lo avremo dalla prossima stagione ed è una bellissima notizia. Il Varese voleva Caccianiga nello stesso modo in cui Caccianiga voleva il Varese. Finalmente siamo riusciti a riaverlo con noi. Lui è l’ideatore del Progetto Bimbo, è il simbolo della Scuola Calcio del Varese ed è giusto che ritorni in quella che è la sua casa. Siamo tutti pronti per riabbracciarlo, ma è giusto che ora concluda l’anno dove ha preso accordi. Sarà per noi un grande ritorno comunque, per tanti motivi. Per il Varese, per questo Varese, Marco è il perno fondamentale. Si occuperà come detto del Progetto Bimbo,insieme a Federico Fumagalli, a Francesco Curioni e a Simone Lumastro. E chi meglio di lui può farlo?».

Per i “maestri” dei campioncini biancorossi è un giorno di festa: «Si riunisce un quartetto fantastico – racconta Federico Fumagalli, riferendosi a lui, Paoletta Florio, Cosimo Bufano e al Caccia – In serie B la Scuola Calcio del Varese eravamo noi e insieme lavoriamo a memoria. In realtà è come se Marco si fosse preso una vacanza, perché da qui non è mai andato via; è sempre stato con noi, anche di persona: insieme a lui abbiamo ricordato il nostro Martino, è stato qui per la festa promozione e per giocare tante amichevoli con il Morazzone. E nel futuro immediato ci saranno altre iniziative legate al progetto bimbo. Se già in tre siamo solidi, con lui diventiamo cemento».

Il progetto bimbo è un fiore… biancorosso all’occhiello: «La super idea di base, nata con il Varese 1910, è del Caccia. Ci ho lavorato per 4 anni insieme a lui e negli ultimi 2 ne ho preso la responsabilità in prima persona portandolo avanti insieme a Simone Lumastro e Francesco Curioni – prosegue mister Federico – Per spiegarlo basta poco: se il calcio sta al correre, il progetto bimbo sta al camminare. Riguarda i bimbi dai 3 ai 5 anni e alla base c’è il divertimento: stimoliamo gli schemi motori di base utilizzando il super tele (il pallone leggero che chiunque di noi ha calciato almeno una volta da piccolino, ndr), le bolle di sapone, l’ovale da rugby, i palloncini anche gonfiati con l’elio. Si esercita il corpo e anche la fantasia: martedì, per esempio, il tema era “supereroi”. Nel progetto sono coinvolti anche i genitori: i bimbi più piccini, che ancora non ci conoscono, si inseriscono pian piano nel gruppo con l’aiuto di papà e ». Iscrizioni sempre aperte? «Certo, basta contattarci in scuola calcio. Ci sono tre turni a disposizione: il martedì nella palestra della Vidoletti di Masnago dalle 17.30 alle 18.30 e dalle 18.30 alle 19.30; il giovedì alla Galilei di Avigno dalle 17.30 alle 18.30. E dopo Pasqua ci sposteremo allo stadio: ai tempi della serie B, e anche l’anno scorso, i giocatori si fermavano a giocare con noi. Li inviteremo ancora».

Impaziente di riabbracciare il Caccia anche Paoletta Florio: «Siamo una famiglia e lui si riferisce sempre a noi come due fratelli e una sorella. Torna un maestro e un compagno d’avventure, si riforma il quartetto d’archi: sono felice. Il cuore, prima o poi, ti riporta sempre a casa».