Tra posti liberi e rinunce il ripescaggio è possibile

In serie C sono 6 le caselle vuote: il Varese è 12o in graduatoria, ma solo Triestina e Rende diranno sicuramente “sì”

Tornare tra i professionisti è il sogno del Varese Calcio dalla rinascita del 2015. Sfumato a maggio con il primo posto del girone A di serie D centrato dal Cuneo, per la società biancorossa è rimasta la “porta di servizio”, il ripescaggio. Ripescaggio a cui il Varese non ha mai smesso di pensare, ripescaggio per cui il Varese – come rivelato su queste colonne giovedì e confermato venerdì – ha preparato tutte le carte necessarie, oltre ad aver intensificato i rapporti con la Lega.

Nella conferenza stampa di venerdì, a precisa domanda, è arrivata una risposta che invitava a mantenere la calma: «Non vogliamo illudere i tifosi – ha detto il vicepresidente Basile – In graduatoria il Varese è dodicesimo. Poi, se ci sono 8/9 squadre che rinunciano, la Lega ci chiama e la società è pronta in termini di risorse, documentazione e organizzazione bene; ma il passo più lungo della gamba è meglio non farlo. La domanda di ripescaggio comunque parte il 20 luglio, quindi c’è tempo fino al 20 luglio».

In attesa del 20 luglio, vediamo quali sono i passaggi necessari, la situazione in serie C e le possibilità che il Varese avrebbe dalla sua.

Primo passaggio necessario l’iscrizione alla serie D. Il termine per inoltrarla è mercoledì alle ore 18, ma per il Varese il problema non c’è: sempre venerdì i vertici biancorossi hanno affermato di aver già provveduto.

A questo punto mancherebbe solo la domanda di ripescaggio, ma anche questa in piazzale De Gasperi è già pronta. Alla domanda, come noto, va allegato un contributo a fondo perduto da 300.000 euro e per poi entrare in serie C servono una fideiussione da 200.000 euro e il costo d’iscrizione (50.000 euro). Altro costo da mettere in conto è quello relativo al vincolo “giovani di serie”, con cui tesserare i ragazzi dal 2004 al 2001. Per stare tra i professionisti è necessario avere, oltre alla Berretti, almeno una squadra Giovanissimi (classi 2003-2004) e una Allievi (2001-2002). Un aspetto da non sottovalutare, come giustamente sottolineato dal presidente Taddeo in conferenza stampa: «Dovendo pagare 2500 euro a ragazzino, in caso di serie C oltre a ripescaggio, iscrizione e fidejussione bisogna considerare altri 300.000 euro di costi da sostenere».

A oggi, la serie C sarà a 60 squadre. L’organico, in questo momento, ne conta 54: all’appello mancano Latina (fallito), Como (non affiliato), e le quattro che non hanno presentato la fideiussione, cioè Mantova, Maceratese, Messina e Akragas.

Domani, inoltre, arriveranno le sentenze della Covisoc (la commissione della Figc preposta al monitoraggio della situazione economico-finanziaria delle società calcistiche) che daranno parere positivo o negativo sui conti delle squadre che parteciperanno alla prossima serie C. In caso di verdetto negativo, le società avranno tempo fino al 14 luglio per cercare di sistemarsi. Come sempre, le sorprese potrebbero non mancare. Il 20 luglio il consiglio federale “definitivo”, che dirà quante sono le squadre iscritte: a quel punto si apriranno i ripescaggi e a fine mese usciranno gli organici definitivi.

Per il ripescaggio, la serie C chiamerà a turno una squadra dalla graduatoria di serie D e una retrocessa della serie C. Tra le retrocesse, secondo le notizie uscite nell’ultimo mese, solo il Lumezzane vorrebbe (e potrebbe) tentare il rientro in serie C.

Per quanto riguarda la graduatoria di serie D (che trovate nel grafico in basso), il Varese è 12o, terzo delle squadre perdenti la finale playoff. Tra le vincenti però non sarebbero tanti i sì: sicuri solo quelli di Triestina e Rende, in forse ma inattesi Rieti e Massese. Tra le perdenti, davanti al Varese ci sono Trastevere e Cavese, che dovrebbero anche loro declinare “l’invito”.

Se tutto fosse confermato, essendo oggi 6 i posti disponibili, il Varese – portando fino in fondo la volontà di ripescaggio manifestata – dovrebbe poter trovare un posto per salire in serie C.