Un addio dalla porta principale: Fiorini lascia la stanza dei bottoni

Ieri il CdA della Pallacanestro Varese ha ratificato la decisione dell’amministratore delegato, che non verrà sostituito. L’imprenditore ha portato a termine il compito per cui era stato chiamato e la società ora non ha l’urgenza di rimpiazzarl

Il dado è tratto, la decisione è presa ed ora è anche ufficiosa. Nessun comunicato da parte della società per ora, ma per una precisa ragione. Riavvolgiamo il nastro: era il 10 agosto quando, su queste pagine, venivano annunciate come imminenti le dimissioni di Fabrizio Fiorini dal ruolo di amministratore delegato della società di piazza Monte Grappa.

Dimissioni che non sarebbero state esecutive almeno fino alla data del primo settembre, giorno in cui era convocato il primo CdA. Ebbene, ieri il consiglio di amministrazione si è ritrovato seppur non al completo – Gianfranco Ponti e Monica Salvestrin erano collegati tramite telefono – per ratificare internamente e prendere atto della decisione di Fiorini. Non ci saranno comunicati ufficiali imminenti semplicemente perché, per almeno altri dieci giorni o forse due settimane, Fiorini continuerà a muoversi come amministratore delegato per firmare alcuni contratti e risolvere qualche pendenza da lui sempre gestita finora. La notizia, visto che quella delle dimissioni di Fiorini lo è fino ad un certo punto ormai, è la scelta sulla sua sostituzione: al momento il CdA sembra intenzionato a non nominare un nuovo amministratore delegato al posto di Fiorini, per una ragione.

Il 50enne imprenditore di Bresso, entrato nel CdA nell’ultimo anno della gestione Stefano Coppa, era stato chiamato con il preciso compito di “ripulire” i conti in una situazione economica e finanziaria tutt’altro che positiva e tranquilla. La scelta di non nominare un suo sostituto può essere dettata da un semplice assolvimento del compito, ossia Fiorini ha concluso il compito per cui era stato chiamato e non c’è ora una necessità impellente di rimpiazzarlo.

Tutti i membri si distribuiranno le mansioni che spettavano al dimissionario, e avranno potere di firma. Il CdA ieri ha preso atto di una decisione che già conosceva, e proprio “l’assolvimento del compito” è una delle motivazioni che hanno spinto in queste settimane Fiorini a farsi da parte. Specifichiamo affinché sia chiaro: l’amministratore delegato, in attesa di diventare ex, non lascia sbattendo la porta, ma lo fa in primis per motivazioni di lavoro che esulano dal contesto di Pallacanestro Varese, e in secondo luogo per le ragioni elencate precedentemente.

In quanto membro del consiglio direttivo di Varese nel Cuore, oltre ad essere anche coinvolto all’interno del trust “Il Basket Siamo Noi”, Fiorini resterà negli ambienti di Pallacanestro Varese, ridimensionando impegni e mansioni.