Un campione di pallanuoto classe 1990 presidente del Varese Calcio

Nato a Carpi, centroboa del Circolo Canottieri Napoli, imprenditore: Fabio Baraldi al vertice della società biancorossa e di un progetto da un milione di euro all’anno per cinque anni

Nessun identikit, ma una carta d’identità. Fabio Baraldi, nato a Carpi il 21 marzo 1990. Professione: campione di pallanuoto e imprenditore. Segni particolari: due metri d’uomo per un centinaio di chili di muscoli. Centroboa dall’età di 7 anni, a 12 ha lasciato casa per vivere la carriera da atleta, che lo ha portato ai vertici nazionali – in serie A1 prima alla Posillipo e poi, dal 2013 a oggi, al Circolo Canottieri Napoli – e internazionali, difendendo i colori azzurri con il Settebello in tutte le maggiori competizioni (gli ultimi, in ordine di tempo, i Mondiali di Kazan 2015, gli Europei di Belgrado 2016 e il preolimpico di Trieste 2016) ad eccezione delle Olimpiadi (il gigante di Carpi fu infatti l’escluso eccellente per i Giochi di Rio de Janeiro da parte del commissario tecnico Sandro Campagna).

Fabio Baraldi

Fabio Baraldi

Fabio Baraldi sarà il nuovo presidente del Varese Calcio. È lui il mister “x” del progetto in mano alla maggioranza biancorossa, l’amministratore unico pro-tempore Paolo Basile (che detiene il 51% delle quote) e l’ex vicepresidente Aldo Taddeo (29%). Un progetto che dovrebbe portare un milione all’anno per cinque anni nelle casse del sodalizio biancorosso.
Un professionista dello sport e un imprenditore dunque, pronto a salire al vertice societario: il prossimo passaggio dovrebbe così essere un’assemblea, in cui i soci si reincontreranno per definire il nuovo organigramma. Le intenzioni sembrerebbero le seguenti: scelto il nuovo presidente, Aldo Taddeo si risiederà dietro alla scrivania del numero 2, mentre Paolo Basile riprenderà la carica di direttore generale.

Il nuovo presidente e il progetto a lui legato saranno presentati alla vigilia della sfida contro la Pro Sesto, in programma domenica 26. Nel frattempo Basile, in veste di amministratore unico, è impegnato a rimettere in pista la società (per questo, oltreché per la volontà di lasciare che la parte sportiva si occupi delle questioni di campo, non è stato presente martedì al primo allenamento del nuovo tecnico Stefano Bettinelli), cercando di far fronte il più

presto possibile alla situazione debitoria del club: 300mila euro, tra rimborsi a giocatori (a cui mancherebbero un pezzo di dicembre, gennaio e tra 4 giorni anche febbraio) e staff e pendenze con i fornitori. Per i tifosi del Varese c’è dunque ancora un po’ da aspettare per conoscere nei dettagli il progetto e i volti con cui la società vuole proiettarsi nel professionismo, l’obiettivo fissato da tempo. Insieme a un giovane presidente che, di sport di alto livello, ha di che insegnare.