Una follia di Ulizio affossa la Pro Patria

In vantaggio grazie a un autogol, la squadra di Tosi crolla (3-1 il finale) in inferiorità numerica. Partita dai due volti scandita dai consueti errori difensivi: la Cremonese ringrazia

L’episodio chiave della gara ruota attorno a Ulizio. Già non si è compreso come possa essere stato schierato, ma la sua espulsione ha messo in discesa la partita di una Cremonese che era in difficoltà dopo essere andata sotto.
La Pro aveva in mano le chiavi della gara, ci ha pensato Ulizio a fa si che la bilancia sia andata dalla parte grigiorossa. Nella ripresa la Cremo mette alle corde la Pro e qualche errore può sempre scappare: sugli svarioni biancoblù i grigiorossi ribaltano la gara.

Il primo pericolo della gara lo costruisce al 10’ la Cremonese con un destro di Moroni sul quale si distende Melillo, pur disturbato dal tocco di Anderson.
Improvviso contropiede della Pro al 25’, con una discesa sulla destra di Guglielmotti che manda in ansia la difesa grigiorossa che pasticcia: Galli e Gambaretti non s’intendono ed il difensore (ex tigrotto) devia nella propria porta, con Serafini che guarda soddisfatto. Potrebbe addirittura raddoppiare alla mezzora Gugliemotti, ma tarda a concludere su esitazione dell’intera difesa di casa.
Numero di Di Francesco al 37’ in area: si libera con un sombrero di Lamorte e batte al volo, con la sfera che finisce però sull’esterno della rete. E allo scadere, dopo l’espulsione di Ulizio per manata su Moroni, Brighenti sfiora la traversa.

Protagonista Kirilov al 7’ della ripresa: anticipa tutta la difesa bustocca, si aggiusta il pallone sul sinistro e al volo sfiora il sette.
Dopo un quarto d’ora Tosi si copre togliendo un giocatore d’attacco (Candido) inserendo un difensore (Taino). Ma al 17’ Brighenti pareggia su papera di Melillo, che si lascia sfuggire il pallone su un tiro non irresistibile di Kirilov. Passano tre minuti e Di Francesco, grazie alla deviazione di Lamorte, mette in gol il vantaggio.
A dieci dalla fine Di Francesco chiude i conti su errato passaggio indietro di Gerolino. E per l’ennesima volta la Pro torna a testa bassa.