Uyba a segno con qualche brivido

Le farfalle regolano 3-1 il Maritza Plovdiv nell’andata dei 16esimi di Cev. Secondo set sprecato, poi la reazione

Sei personaggi in cerca di autore, narrava Pirandello. La Unet Yamamay Busto Arsizio archivia la pratica Maritza Plovdiv per l’andata dei sedicesimi di CEV Cup, ma non tutto va esattamente come doveva andare. Finisce 3-1 per le ragazze allenate da coach Marco Mencarelli: in termini di punteggio, visto il regolamento della coppa internazionale, non cambia nulla rispetto al 3-0, ma contro avversarie di questo spessore – inferiore a quello delle farfalle – era lecito aspettarsi la vittoria piena, senza indugi, così da scacciare tutti i brutti pensieri degli ultimi venti giorni.

Padrone di casa che si presentano con Berti e Stufi al centro, Martinez in banda, Diouf opposto, Signorile al palleggio e Spirito nel ruolo di libero che viene preferita a Witkowska.

Il gap tecnico tra le due squadre è evidente sin dalle prime battute di gara con le biancorosse che si portano subito avanti grazie a una Valentina Diouf in palla; tutto gira bene e il tabellone luminoso lo conferma con quel 5-1 che si tramuta in 8-2, poi in 14-7 in un ritornello che porta inevitabilmente a una vittoria con largo margine. Il finale è 25-13 e tutto in discesa.

La pallavolo, si sa, riserva sorprese e sarebbe stato sbagliato citare Pirandello in apertura se non avessimo avuto il dramma (sportivo si intende) all’interno di una serata semplice. Il secondo set è davvero combattuto perchè al giro di boa le compagini sono appaiate a quota 11 prima dello strappo biancorosso: il maggior tasso tecnico viene messo in evidenza e quando ci si trova sul 20-17 sembra tutto concluso. Peccato che le avversarie bulgare mettano a segno 5 punti consecutivi, poi altri 2 e il 21-24 è solo il preludio di un 23-25 che consegna il set alle avversarie. 1-1 che lascia sbalordito il pubblico presente.

Il terzo set è l’esatta fotocopia del primo: farfalle avanti sin da subito con un buon margine, Diouf in palla, le altre che arrivano a ruota e tabellone luminoso che suona la rumba bulgara: 4-1, 12-6, 18-12 prima del 25-15 finale. La differenza tecnica viene fuori alla grande ed è confermata anche nell’ultimo set con le farfalle avanti sin da subito e in pieno controllo della partita perchè i 4 punti di vantaggio costruiti nelle prime battute vengono portati fino in fondo e ampliati da quel 25-16 finale che non lascia adito a dubbi e ipoteca la qualificazione. Non che fosse mai stata a rischio, ma è stato corso qualche brivido di troppo in una serata che doveva essere tranquilla. D’altronde lo diceva anche Pirandello: così è, se vi pare.



: Sartori,Stufi,Signorile, Cialfi, Spirito, Fiorin, Witkowska (L), Martinez, Diouf, Moneta, Berti, Pisani. All. Mencarelli.

Dancheva, Bozdeva, Atanasova, Kovacheva, Dimitrova, Cesljar, Teneva, Grigorova, Usheva, Monova (L), Todorova (L), Chausheva, Tsvetanova. All. Petkov.

: Richter-Wurtenberger.