Una partita difficile, un crocevia fondamentale contro una squadra che è in calo di condizione. Chieri-Varese fino a tre mesi fa poteva significare un bellissimo scontro al vertice, visto che entrambe si erano alternate in vetta alla classifica per tutto il girone di andata. Da gennaio, tutte e due hanno vissuto un calo e ora si trovano a dover inseguire il Cuneo di Salvatore Iacolino, tornato prepotentemente in testa.
Il Chieri di mister Manzo, dopo il calcio di qualità espresso nei primi mesi dell’anno, è stato progressivamente superato dalle avversarie, finendo fino in settima posizione, con un ritardo di 2 punti dal Varese e con un vantaggio di altrettanti punti sul Gozzano. Sia per il Varese che per il Chieri, la partita di domani assume i contorni di un’ultima spiaggia. Chi perde, abbandona ogni speranza di vittoria del campionato. Chi vince, invece, può sognare ancora.
Il Chieri è reduce da due ko consecutivi negli scontri diretti contro il Borgosesia (0-2) e contro il Cuneo (3-1). Lo stesso mister Manzo ha ammesso il calo fisico dei suoi, che sono riusciti però a raggiungere la finale nazionale di Coppa Italia, dove incontreranno una tra Albalonga e Bisceglie (dell’ex Varese e Varesina Claudio Miale). Una soddisfazione non da poco per i torinesi, che hanno dunque un altro palcoscenico da calcare da qui al termine della stagione.
All’andata il Chieri venne a Varese e vinse per 2-0, grazie alle reti di Claudio Poesio, secondo miglior marcatore stagionale con 12 reti dopo Messias (13), e Daniele Tettamanti. Una vittoria che permise al Chieri di superare di nuovo il Varese e di salire in testa a quota 27 punti. Un girone dopo, gli azzurri ripropongono lo stesso arsenale offensivo, un 4-3-3 molto offensivo, votato al possesso palla e agli inserimento dei centrocampisti.
Sono tanti gli elementi di qualità a disposizione di Manzo, a partire da Messias, attaccante veloce con un gran tiro, uno dei migliori della categoria. Molto pericoloso è Claudio Poesio, centrocampista cercato dal Varese in estate, molto abile negli inserimenti e con il vizio del gol (12 finora). Attenzione agli esterni d’attacco, Tettamanti ed Anastasia, così come all’acquisto di gennaio Villa (già 5 reti) e al regista D’Iglio, che ha un grande tiro. Tante insidie, da superare se ancora si vuole credere nel sogno.