«Varese e Cuneo in lotta al vertice. Per chi farò il tifo? Risposta ovvia…»

Calcio - Dennis Scapinello è ex di entrambe le squadre. Ma il suo cuore batte a Masnago

Una vita passata con la maglia del Varese, da quando ad undici anni lasciò il settore giovanile del Morazzone per vestire quelli che sono diventati i colori di una vita intera, una seconda pelle. Dennis Scapinello è cresciuto nel Varese, ma la sua carriera ha preso un’altra strada dopo il fallimento dell’estate 2015. Nel suo cuore, però, il Varese c’è sempre stato e continua ad avere una parte importante. Nella scorsa stagione, in Lega Pro, ha vestito la maglia del Cuneo, prossima avversaria dei biancorossi nella prima uscita di campionato in Serie D. Chi meglio di lui, dunque, può introdurci a questa partita? Nessuno. Prima però, parliamo di lui, con lui, e del suo futuro.

Sto trascorrendo un’estate difficile, sono ancora alla ricerca di una squadra dopo l’esperienza a Cuneo. Ho avuto qualche contatto, ma senza mai trovare la squadra giusta. Mi auguro di poter trovare a breve una squadra per la prossima stagione. La regola relativa ai giovani mi sfavorisce un po’, attendo una chiamata.

Lo ammetto, ci ho sperato, ed ho anche avuto dei colloqui con la dirigenza, che però è stata chiara fin da subito con me. Ho apprezzato il loro comportamento. La regola dei giovani infatti ha reso tutto più difficile, quindi il Varese ha deciso diversamente. E ci può stare, perché tornare a Varese per non giocare avrebbe avuto poco senso. Per questo, ripeto, ho apprezzato la chiarezza e la franchezza con cui si sono rivolti a me.

Tantissimi, troppi, potrei stare qui settimane intere a raccontarli. Però il più bello è uno solo, e non potrò mai dimenticarmelo. Il momento in cui la curva del Varese intonò il mio nome dagli spalti: eravamo sotto la curva a ringraziarli dopo la vittoria per 5-2 sul Trapani, una delle mie migliori prestazioni con il Varese in Serie B. Cantarono il mio nome, ho ancora i brividi. Entrai al posto di Cristiano dopo pochi minuti, si fece male praticamente subito, e giocai una grande partita.

Personalmente benino, abbiamo avuto un po’ di problemi e la stagione si è conclusa con la retrocessione ai playout. Era iniziata con qualche difficoltà in più, poi ci siamo ripresi senza riuscire però ad evitare il verdetto finale. Mi è spiaciuto molto, però sono convinto che il Cuneo abbia tutte le carte in regola per disputare una stagione di livello assoluto. La vedo come una delle pretendenti per i primissimi posti del girone, specialmente perché è rimasto mister Fraschetti, che è uno dei migliori allenatori che abbia mai avuto nella mia carriera.

L’ho visto in due occasioni in questo precampionato, prima nell’amichevole persa contro il Verbano a Besozzo e poi a Gozzano contro la Varesina. Posto che il primo era un test e quindi valeva quel che valeva, contro la Varesina ho visto davvero una bella squadra. Poi quando davanti puoi contare su uno come Marco Giovio, tutto il resto è relativo. Giovio non lo scopro certo io, però è un giocatore di qualità incredibile. Secondo me questo Varese, come il Cuneo, se la giocherà fino alla fine per il primo posto.

Non sono domande da fare perché la risposta è scontata: tifo per il Varese tutta la vita, assolutamente. Voglio bene ai miei ex compagni, in maniera particolare a quelli che sono rimasti dopo la retrocessione e anche al mister, però Varese è Varese, è una questione di cuore. Tifo Varese, non c’è storia.