«Varese, speravo non finisse così»

Domenica i biancorossi ritroveranno l’ex Corti, sei anni sotto al Sacro Monte con un finale amaro

Pro Sesto-Varese sarà una partita particolare, specialmente per Daniele Corti, ex colonna biancorossa ai tempi della Serie B, che ora milita proprio nella formazione allenata da Alessio Delpiano. Il centrocampista nativo di Cantù e prossimo ai 37 anni si troverà per la prima volta di fronte alla sua ex squadra, quel Varese in cui ha giocato dal 2009 al 2015, salutando la compagnia dopo il fallimento per accasarsi al Padova insieme a Neto Pereira.

Sarà uno scontro d’alta classifica e lo spazio per le emozioni, sempre che ci sia, durerà giusto quei pochi minuti prima del calcio d’inizio.


Devo dire che fino ad ora non lo so, ho cercato di non pensarci. Sicuramente in partita vivrò delle emozioni forti ma al momento non so ancora come sarà e come la vivrò.

Per forza, chi vuole che un’esperienza così bella della propria vita si concluda così? Chiaramente speravo di salutare Varese in modo diverso, speravo che le cose andassero meglio perché oltre alla retrocessione sul campo c’è stato anche il fallimento, una doppia beffa. E dispiace perché avevamo lottato parecchio per arrivare dove siamo arrivati, e tutto è andato alle ortiche.

In realtà, vivendola da esterno, vorrei evitare di dare giudizi soprattutto perché non conosco bene la situazione. So che ci sono dei problemi societari, però non sento più nessuno a Varese quindi non ho ben presente quali siano le problematiche.

Il cambio avrà dato sicuramente qualche stimolo in più ai giocatori, però per quanto possa essere bravo un allenatore non credo che cambi il mondo. Il Varese è una buona squadra e come noi è presa nella lotta al vertice per vincere il campionato e per disputare un finale di stagione di alto livello. Faccio un grande in bocca al lupo al mister, questo di sicuro.


Non vorrei essere presuntuoso, però no, semplicemente perché non conosco i giocatori. O meglio, conosco Luoni perché abbiamo condiviso la stagione in Serie B così come conosco Innocenti e Vingiano che hanno iniziato con me la stagione a Seregno. Tutti gli altri non li conosco, perciò non me la sento di giudicare.


Stiamo bene, abbiamo rosicchiato parecchi punti alle squadre davanti e siamo reduci da un buon pareggio a Cuneo in casa della capolista.


Ora che siamo qui, saremmo stupidi a non pensarci visti i pochi punti che ci dividono adesso dalla prima in classifica. Ci vogliamo provare fino alla fine, poi vada davvero come vada.


È sicuramente difficile, non essendoci più la C2 è una terra di mezzo, popolata da tante buone squadre che hanno i mezzi per lottare per la vittoria. Sapevo che sarebbe stata tosta, non credevo lo fosse così tanto.