Varese tra preoccupazione e speranza

Continua la ricerca per affrontare il presente ma (anche) programmare il futuro. Intanto si registra un altro addio

Il Varese resta alla ricerca di una soluzione per andare avanti, con la speranza di trovare quella che garantisca non solo di sistemare il presente ma anche di programmare il futuro.

Proseguono i casting…

Settimana scorsa, il proprietario Paolo Basile, affiancato dall’avvocato Eugenio Piccolo, ha aperto dei tavoli di incontro con chi ha fatto pervenire in piazzale De Gasperi un interesse per rilevare o sostenere la società.

Quello che sta diventando una sorta di casting, dopo una prima fase conoscitiva, dovrebbe entrare nel vivo in questi giorni, ma l’impressione è che non ci sia un interlocutore forte, cioè in grado di garantire la risoluzione dei problemi attuali e la prosecuzione migliore per il futuro del club con un importante impegno a livello economico.

Intenzioni e interessi delle cordate sono poi difficili da pesare considerando la vicinanza alla finestra del mercato di dicembre/gennaio: per questo si intenderebbe stringere i denti, approfondire i discorsi e capire chi sarebbe disposto a rimanere seduto al tavolo anche passato questo periodo “caldo”.

La finestra di mercato, intanto, potrebbe portare ad addii eccellenti, considerando sia la necessità di ridurre i costi, sia di trovare liquidità immediata per far fronte a un quadro debitorio mai completamente risolto prima e andato aggravandosi col passare del tempo.

… resta viva la speranza

La situazione, così incerta, preoccupa e innervosisce i tifosi, che domenica a Carate Brianza hanno contestato platealmente la squadra: la Curva, che ha lasciato lo stadio anzitempo; e anche il tifo “moderato”, deluso dai risultati e dai continui problemi extra campo.

Pubblico, insieme alle istituzioni, che spera si sblocchi la trattativa di più lunga data e, soprattutto, più seria e futuribile: quella con Pietro Vavassori. In programma dovrebbe esserci un incontro in Comune per i primi di dicembre, in cui l’ex patron della Pro Patria dovrebbe confermare la sua disponibilità a patto di trovare altri imprenditori del territorio disposti a far fronte comune per un progetto importante, di risanamento prima e di proiezione al futuro poi. Una speranza che aprirebbe alla possibilità di scelte sul mercato che non siano solo di necessità ma anche di progettazione, individuando i profili su cui puntare e intorno cui costruire la prossima stagione.

Nel frattempo in società si registra l’addio di Roberto Bianchi. Dopo essersi speso con professionalità ed entusiasmo dal marzo scorso nel tentativo di affrontare e risolvere le criticità della società, il procuratore generale con delega allo stadio, chiamato a seguire altri progetti, ha ritenuto conclusa la sua esperienza in biancorosso.