Varese, vincere per non arrendersi

Oggi al Franco Ossola (ore 15) l’ultima chiamata per i biancorossi: contro la capolista servono tre punti

C’è ancora vita sul pianeta Varese? C’è ancora fame e cattiveria nello spogliatoio dei biancorossi? C’è ancora margine per rimontare in questo campionato?

Forse no, anzi probabilmente no, però se il Varese vuole anche solo mantenere viva una fiammella deve vincere oggi con la Caronnese.

La sconfitta contro il Gozzano, forse immeritata ma pur sempre una sconfitta, ha ricacciato i biancorossi a tredici punti di distanza dalla vetta della classifica. Il tutto dopo nove giornate. Di fronte oggi al Franco Ossola (ore 15) c’è la Caronnese, una formazione che come il Varese in estate ha cambiato molto, allenatore compreso, eppure non ha patito particolarmente l’inizio della nuova stagione. Sette vittorie e due pareggi in nove partite: 23 punti in classifica (contro i 10 del Varese), 17 gol fatti e 6 subiti, in trasferta finora sono arrivate quattro vittorie consecutive. L’ultima sconfitta è relativa alla semifinale playoff persa proprio contro il Varese a fine stagione scorsa.

Di quella squadra titolare (era il 17 maggio), nella Caronnese, è rimasto il solo Federico Corno: non c’è più il bomber Denis Mair, sostituito da quel Marco Massaro che è capocannoniere del girone A con 6 gol.

Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia: in panchina non c’è più Marco Gaburro bensì Aldo Monza, eppure la Caronnese è ancora là davanti, dove è stata costantemente nelle ultime stagioni.

Il Varese è all’ultima spiaggia, una sconfitta anche oggi potrebbe significare il de profundis ad una stagione nata male e proseguita peggio. È pur vero che ci si può attaccare a una statistica. Tolta la sconfitta casalinga con il Como, la squadra allenata da Iacolino ha poi vinto tre partite consecutive in casa: 4-3 alla Pro Sesto, 3-2 al Derthona e 1-0 all’Arconatese, l’unica partita della stagione in cui il Varese non ha subito gol. E c’è una difesa da registrare, perché sono 14 i gol subiti finora, una media di 1.5 a partita.

Oltre alle domande con cui è iniziato questo pezzo, c’è ne è una ancora più importante da porre: il Varese, questo Varese, ha le qualità tecniche e morali per uscire dalla crisi? Ha gli attributi per reagire?

Il tempo delle spiegazioni, delle proteste, del «non meritavamo di perdere» ha già esaurito il suo compito. Contro la Caronnese serve assolutamente una vittoria, altrimenti sarà un onesto campionato di metà classifica sperando di acciuffare gli inutili playoff. Iacolino recupera Longobardi, che entra tra i convocati e dovrebbe andare in panchina, l’unico assente è Vittorio Ghidoni, che ieri è sceso in campo con la Juniores per ritrovare condizione e fiducia. Molinari pronto a tornare dal 1’, diversi gli schemi su cui Iacolino ha fatto le sue valutazioni.

Qualunque sarà lo schieramento, saranno coraggio, attenzione e volontà a fare la differenza.