«Vescovi, un dolore. Caja, un uomo serio. Pozzecco, un amico. Coppa, un soldato»

Parla Alberto Castelli, il presidente del Consorzio: «Gli addii di Cecco e Gianmarco, due ferite aperte. Stefano ha una dedizione totale per questa società. Il no a Ponti? Avrebbe snaturato la nostra origine»

La vita di Alberto Castelli ha un prima e un dopo. Te ne accorgi varcando la soglia del suo ufficio nell’omonima azienda di Induno Olona: tre pareti su quattro rivelano la sua storia lavorativa e famigliare, ospitano foto, certificati, riconoscimenti, disegni, la metà destra del cuore insomma. Quella sinistra risalta sull’ultimo lato rimasto, in cui campeggiano le maglie incorniciate di Banks e Maynor: «I due giocatori che più mi hanno affascinato – spiega – Uno per il suo arresto e tiro, il secondo per la sua intelligenza».

Ogni decisione presuppone degli incastri tutt’altro che semplici e occorre del tempo perché una condizione potenziale diventi definitiva. Il mese e mezzo è trascorso nel risolvere queste problematiche, ma penso che il risultato finale sia più che apprezzabile: abbiamo messo insieme una persona di grande esperienza con un allenatore giovane che porta in dote risultati sul campo e voglia di fare. La parentesi, però, ha detto anche altro.

Ci ha fatto capire che Varese è ancora una piazza ambita: sono tanti coloro che si sono dimostrati interessati a venire qui. In un mondo in cui la differenza la fanno i soldi, grazie al nostro appeal riusciamo a colmare il gap con altre realtà: quando parli di Varese a qualcuno è come se spendessi il nome di un buon ristorante.

Difficile dare un giudizio professionale: appena ingaggiati, Moretti e Arrigoni sono partiti subito per gli Stati Uniti. Umanamente, invece, sono ottime: con loro si riuscirà a lavorare senza alcun problema. Su Arrigoni condivido le parole di Recalcati dichiarate al vostro giornale: Varese gli ha dato la voglia di rimettersi in gioco. Moretti, coach che sta crescendo, ha davanti una possibilità importante: Varese è Varese.

Ai playoff, senza dubbio. Ma c’è anche un altro traguardo al quale stiamo ambendo con tutte le nostre forze.