«Vocazione non solo produttiva. Valorizziamo le nostre bellezze»

Punti di vista - Massimiliano Serati è incisivo: «La nostra provincia tra le più dinamiche in Lombardia»

«Solo 10 anni fa il nostro territorio riteneva di avere una vocazione esclusivamente produttiva. La crisi ci ha costretto a guardarci intorno e ci siamo accorti delle nostre bellezze». Una presa di coscienza valsa un salto in avanti certificato da numeri degni di nota: Varese – per anni al sesto posto – oggi è la terza provincia lombarda (dopo le inarrivabili Milano e Brescia) per numero di arrivi a scopo turistico., docente presso l’Università Carlo Cattaneo di Castellanza e ivi direttore del Cerst,

non ha dubbi: «Se pensiamo che la Lombardia, nello stesso lasso di tempo, è passata dall’essere la quinta regione italiana per attrattività al secondo posto, si capisce come la nostra provincia sia tra le più dinamiche in una regione che lo è altrettanto. Abbiamo la possibilità di intercettare un bacino di domanda enorme ed è quindi fondamentale dare risposte di qualità». È in questo contesto che si inserisce la novità rappresentata dalla Varese Sport Commission: «E’ un’idea che definirei illuminata – la giudica Serati – perché il turismo legato allo sport è capace di muovere persone da tutto il mondo e dotate di buone capacità di spesa. Aspetto non meno importante è che si tratta poi di un’utenza per lo più di giovane età, tale da garantire una fidelizzazione nel tempo. La Sport Commission nasce anche con l’aspirazione di essere una sorta di laboratorio per sviluppare una progettualità che non può che essere valutata positivamente». Per ogni progetto diventa indispensabile il coordinamento degli attori chiamati a metterlo in pratica ed è in tale forma di regia che la nuova creatura della Camera di Commercio trova uno dei compiti più importanti: «Essa si interfaccerà da una parte con le istituzioni che a più livelli “governano” il turismo, dall’altra con gli operatori del settore e con coloro che organizzano eventi . È chiaro l’obiettivo ultimo: far sì che Varese possa attrezzarsi in termini di idee e proposte». Evidenti sono infatti i primi risultati: «Nel giro di pochi mesi gli eventi sono stati tantissimi. E mi sono arrivate non poche segnalazioni oltre confine: all’estero si inizia già a parlare di questa iniziativa. Siamo sulla strada giusta, anche se non tutto sarà semplice: la competizione fra i territori è molto forte».