#ConDividiamo la fede nella famiglia

La Chiesa verso Expo porta in piazza una festa dedicata a solidarietà, sostegno reciproco e convivialità. Tra le coppie protagoniste a Luino, Erika e Matteo: «Vivere da cristiani non è solo andare a messa»

#ConDividiamo: la porta aperta alla Chiesa in Expo per le famiglie nel Varesotto. Sono cinque le piazze della provincia che partecipano alla festa di condivisione proposta dalla Diocesi di Milano e promossa da Caritas Ambrosiana nell’ambito della campagna contro la fame nel mondo lanciata per Expo
Testimonianze, incontri e spettacoli sono protagonisti tra la gente di Busto Arsizio, Gallarate, Tradate, Luino e Porto Ceresio. E proprio a Luino una coppia “come tante” si è impegnata per un percorso per valorizzare le scelte quotidiane per la costruzione del bene comune.
Quella di Erika e Matteo, lei educatrice e lui fisioterapista, è una famiglia normale e speciale che s’è aperta al mondo e agli altri sin dalla sua costituzione con scelte di affido e adozione proseguendo poi con la disponibilità verso le altre famiglie della loro comunità.

«Facciamo parte della commissione di pastorale familiare del decanato di Luino, che si occupa delle proposte di Chiesa indirizzate alle famiglie, dai corsi per i fidanzati all’organizzazione di feste annuali» spiega .
«Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito diocesano per questo evento perché finalmente «la Chiesa fa emergere anche il lato pratico del vivere da cristiani che non si esaurisce solo nell’andare a messa o nel pregare, ma concretizza in scelte di vita e quotidiane».
Nella diocesi di Milano sono moltissime le famiglie che sperimentano stili di vita di condivisione nel lavoro,

nella cura, nel consumo, nella gestione della casa.
E proprio queste famiglie interpretano al meglio il messaggio che la Chiesa vuole lanciare durante Expo: saranno valorizzate le esperienze di condivisione che riguardano l’accoglienza, il sostegno reciproco, la solidarietà, la convivialità con la creazione di gruppi di acquisto solidale, il co-housing, esperienze di affido, cooperazione sociale e co-working.
La scelta è stata quella di coinvolgere le realtà associative del territorio «non solo ecclesiali, ma che possano sposarsi allo stile di sobrietà e attenzione per gli altri».
Associazioni impegnate sul territorio con esperienza negli ambiti dell’abitare, prendersi cura, lavorare, consumare, condividere.
Una festa di piazza per la città «in pieno centro cittadino, al parco Ferrini, con realtà che escono dai loro contesti e operano in luoghi e condizioni inusuali. Gli animatori escono dall’oratorio e gli scout non si occuperanno dei loro gruppi consueti, ma della gente, delle famiglie, di piccoli e grandi».
Per tutta la giornata saranno proposti laboratori, la messa, momenti ludici e punti di ristoro, per grandi e piccini.

«Il tema di Expo 2015 – “Nutrire il pianeta” – è protagonista, con lo “street food”. Non c’è un unico stand gastronomico, ma un “pranzo diffuso” con delle scelte specifiche e motivate».Una modalità che valorizza e crea conoscenza. «Avremo dai prodotti locali, a chilometro zero, a quelli equo e solidali che esprimono l’attenzione verso ciò che accade nel mondo. Il cibo etnico è strumento di conoscenza di culture e usi diversi».
Non mancano le proposte vegetariane «perchè il consumo di cibo ha un impatto ecologico sul pianeta. Oltre ad essere una scelta filosofica, permette impatto basso sull’ecosistema».
Ogni pietanza, ogni persona ogni realtà con una propria storia per: «una giornata in cui si mettono in campo e in pratica riflessioni e buone pratiche di comportamento.
Questo momento di piazza, che si conclude con intervento teatrale della compagnia Santa Caterina di Colmegna, rappresenta la prima tappa di una riflessione che si concluderà in un convegno dentro Expo.