2018, l’anno dell’Area delle Nord: «Occhio ad ambiente e impresa»

L’analisi dell’assessore Tovaglieri: «Da primavera-estate via libera all’azione»

Il 2018 è l’anno giusto per sbloccare l’area delle Nord, eterna incompiuta dell’urbanistica bustocca. Ma anche del centro storico. È ufficialmente partito con la “conferenza di scoping” il percorso che porterà, tra la primavera e l’estate del 2018, all’approvazione della variante al Piano di Governo del Territorio, che vede al centro l’ambito di trasformazione del vecchio “centro direzionale” dell’area delle Nord. «Una variante con un occhio all’ambiente e un occhio all’impresa – la sintetizza il vicesindaco e assessore all’urbanistica – prevalentemente tocca l’area delle Nord, un comparto di 180 mila metri quadrati, allo scopo della rigenerazione urbana e della riqualificazione dell’ambito».

Sono i primi passaggi tecnici: fino al 4 dicembre si possono presentare osservazioni sulla Vas, poi entro il 20 dicembre verrà depositata la bozza di variante, con l’apertura dei termini per le osservazioni formali nel merito, quindi dopo la redazione del rapporto ambientale si arriverà all’adozione e all’approvazione della variante, con un doppio passaggio in consiglio comunale in primavera-estate.

«A quel punto, dal giorno dopo – sottolinea l’assessore Tovaglieri – chi sarà interessato potrà intervenire fin da subito sull’area delle Nord, cosa che oggi non può fare perché manca lo strumento operativo». Discorso che non vale soltanto sull’eterna incompiuta, «grazie agli altri correttivi – aggiunge il vicesindaco leghista – che spero rendano la vita un po’ più facile soprattutto alle attività produttive. Sempre nell’ottica di invogliare il privato ad intervenire».

Come in certi fabbricati vecchi del centro storico, fermi per via delle scarse possibilità di intervento concesse dal Pgt: «La variante ci permette di ricensire i fabbricati e assegnare loro un grado di intervento conforme allo stato di fatto – fa notare Isabella Tovaglieri – salvaguardando ciò che merita di essere salvaguardato ma aprendo un pochino le maglie».

Più realismo e meno teoria, per evitare che la città rimanga troppo ingessata: «È vero che l’urbanistica deve guardare nel lungo periodo, ma il mondo è cambiato, e non si sa nemmeno in che direzione cambia – sottolinea l’assessore – è interesse di tutti che venga riqualificato il centro storico, così come che parta finalmente la riqualificazione dell’area delle Nord. Serve più concretezza». Una boccata d’aria per l’edilizia frenata, come ammette Tovaglieri, da «qualche piccolo vincolo e una mancanza di certezze, in altri».