Accam e il sogno americano: «Carbonizziamo i rifiuti»

La proposta dal Michigan per Busto Arsizio: un impianto che costa dalle 5 alle 8 volte in meno

Un “sogno americano” per Accam: rifiuti carbonizzati, e non più inceneriti, con un impianto che «costa dalle cinque alle otto volte in meno» di un termovalorizzatore di pari capacità. Nello scenario caotico sul futuro dell’inceneritore di Borsano irrompe l’innovazione lanciata dalla società Merrill Technologies, presentata lunedì sera al seminario organizzato dall’Officina delle Idee.

Oltre l’era del fuoco, si intitolava anni fa un convegno promosso dai comitati “no revamping” all’epoca del maxi-progetto di ristrutturazione da 40 milioni di euro, poi naufragato. Ma è la soluzione “environmental-friendly” che la Merrill Technologies Group di Saginaw, nel Michigan, lancia in un momento caldo della discussione sul futuro dell’impianto Accam che dovrebbe essere definitivamente spento entro il 2021. Ad illustrarla di fronte alla platea convocata ai Molini Marzoli dall’associazione che vede in prima linea i sindaci emeriti e ,

è il proprietario dell’azienda in persona, , venuto apposta dagli Usa. «Il processo – spiega – parte dalla separazione del rifiuto solido urbano per la sua trasformazione in combustibile biologico derivato (Bdf), tramite pirolisi». La linea dell’impianto Merrill si basa su un estrusore che, con il movimento meccanico di due viti senza fine, produce calore per attrito fino a spaccare i legami molecolari del rifiuto: «Senza fiamma né fuoco, la temperatura massima raggiunta è quella di un forno domestico, 288 gradi – sottolinea Yackel – nulla esce in atmosfera, visto che anche il vapore generato viene riutilizzato per produrre l’energia elettrica che serve a far funzionare la macchina». Un processo che viene definito di “carbonizzazione”: il prodotto finale sono dei granuli di carbone che possono essere utilizzati per la combustione.

«Un inerte con grandi capacità energetiche e pulito da inquinanti come solfuri e diossine – sottolinea , rappresentante in Italia della Merrill – questa tecnologia brevettata è talmente flessibile da poter riutilizzare qualsiasi mix di rifiuti e ha un costo dalle cinque alle otto volte inferiore rispetto a un impianto di termovalorizzazione di pari capacità. La raccolta differenziata non può spingersi oltre certe percentuali e sostenersi». È qui il futuro anche per Accam?