Aggredisce i carabinieri di Busto. Viene fermato con lo spray al peperoncino

È successo tra venerdì e sabato

Aggredisce i carabinieri con un coltello: fermato con lo spray al peperoncino. La misura “contenitiva” in dotazione dal primo febbraio scorso a tutte le forze di polizia della nostra si è rivelata estremamente efficace.

Il violento è stato neutralizzato prima che potesse ferire i militari intervenuti. Resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Sono queste accuse alle quali l’uomo, marocchino di 37 anni, dovrà rispondere dopo l’arresto.

I fatti sono avvenuti nella notte tra venerdì e sabato. I carabinieri della compagnia di Busto Arsizio sono intervenuti nella sua abitazione, dopo una violenta lite con la convivente, una donna di 50 anni. L’uomo era in evidente stato di alterazione dovuto ad eccessiva assunzione bevande alcoliche. Era sbronzo marcio, insomma. Il 37enne ha accolto i carabinieri impugnando un grosso taglierino con cui si stava procurando leggere ferite sulla pelle, agli arti superiori ed al petto.

I militari in un primo momento sono riusciti a riportare l’esagitato alla calma grazie ad una complessa ed efficace opera di mediazione. L’uomo è però tornato violento dopo pochi istanti. Abbandonato il taglierino questa volta ha impugnato un grosso coltello da cucina, della lunghezza di 33 centimetri. Durante un nuovo tentativo di riportare alla calma l’esagitato, il 37enne ha rivolto il coltello verso i carabinieri, gettandosi verso di loro con l’intento di colpirli, rendendo necessaria la reazione di uno dei militari che hanno utilizzato lo spray urticante in dotazione.

L’utilizzo di questo dispositivo ha consentito di immobilizzare l’uomo senza che nessuno avesse conseguenze di alcun tipo. L’uomo infatti, molto pericoloso, se non fosse stato fermato rapidamente avrebbe potuto ferire i militari, oppure la compagna e fare del male a se stesso. Entrambe le armi bianche, il taglierino e il coltello, sono state sequestrate. L’arresto è già stato convalidato in sede di udienza direttissima.