Anni di abusi sulle nipotine. Ai domiciliari il nonno orco

Le prime segnalazioni dei mesi scorsi da parte di una delle ragazzine ha avviato le indagini

Un nonno accusato di aver abusato per anni delle nipoti minorenni è stato indagato per violenza sessuale aggravata dal Commissariato della Polizia di Stato e dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio e sottoposto agli arresti domiciliari.

Una vicenda molto dolorosa sulla quale gli investigatori di Busto stanno indagando con grande attenzione. Secondo le prime informazioni, i poliziotti di via Ugo Foscolo erano venuti a conoscenza della vicenda negli scorsi mesi, quando la direzione dell’istituto scolastico frequentato da una delle vittime aveva segnalato la probabile situazione di disagio vissuta dalla minore. Ma sono diversi gli aspetti sui cui i poliziotti stanno lavorando.

Fatto sta che subito erano state avviate indagini e accertamenti, che avrebbero effettivamente portato alla luce una lunga serie di gravi abusi ai quali entrambe le sorelle, residenti in un comune della Valle Olona, sono state sottoposte per un lungo periodo di tempo, da quando cioè frequentavano le scuole elementari e per diversi anni.

Questo almeno è il riscontro che sarebbe emerso dagli accertamenti compiuti dagli investigatori durante l’accurata fase di indagine. Il loro aguzzino, sempre secondo i riscontri emersi durante la fase investigativa, era il nonno, alle quali le ragazzine venivano affidate dai genitori, che le avrebbe indotte a subire e a compiere atti sessuali approfittando prima della loro ingenuità e del rapporto affettivo che comunque le legava al congiunto, e in seguito ricorrendo anche a ingiurie, minacce e percosse per costringerle a sottostare alle sue richieste e a non rivelare il terribile segreto.

Quella che doveva essere la persona più fidata si sarebbe invece trasformata “nell’orco” che per anni le avrebbe molestate. Tra le mura domestiche le nipotine avrebbero dovuto trovare sicurezza e tranquillità, ma purtroppo, almeno secondo quanto emerso, le cose non sarebbero andate proprio così.

In realtà il quadro era molto più complicato. Una situazione da incubo vissuto per parecchio tempo, ma che alla fine sarebbe venuto a galla, grazie al lavoro investigativo dei poliziotti.

Solo l’età avanzata e il precario stato di salute dell’indagato hanno indotto la Procura, rappresentata dal Dottor Nicola Rossato e il Gip (dottoressa Nicoletta Guerrero) a risparmiargli il carcere disponendone la detenzione in casa.

Resta però il dolore per una vicenda estremamente pesante che le nipoti avrebbero dovuto subire in silenzio.