Brugnone attacca sugli stipendi «Prima di parlare, impari a contare»

Il consigliere Pd: «La giunta si è aumentata le indennità». La secca replica di Antonelli

Indennità della giunta, è bufera politica. «Prima aumentano le tasse ai cittadini, poi si aumentano gli stipendi» l’attacco del consigliere Pd , che scatena le reazioni di sindaco e assessori. «Se vuole fare il sindaco, deve studiare – la replica del sindaco – il mio stipendio è diminuito di cento euro al mese».

Il “caso”, esploso sui social network ieri pomeriggio scatenando una ridda di commenti sul profilo di Massimo Brugnone, nasce da una delibera approvata nell’ultima seduta della giunta comunale, in cui Antonelli&C. stabiliscono l’applicazione di una maggiorazione del 3% alle loro indennità. «Un’amministrazione che a marzo ci ha raccontato di essere stata costretta ad aumentare le tasse ai cittadini per “far quadrare i conti” – sostiene il giovane esponente renziano – il 22 maggio dello stesso anno pubblica un aumento di stipendio dei propri componenti perché è stata brava a far quadrare i conti e per legge è sua facoltà darsi un premio».

Interpretazione che fa inalberare la giunta. Le prime reazioni arrivano direttamente su Facebook. «Vi racconto io una storia – scriveAntonelli – c’è un ragazzo di nome Massimo che pensa fra cinque anni di diventare sindaco di Busto senza studiare né leggere bene i verbali di deliberazione della giunta. Se imparasse a farlo capirebbe che il sindaco e la giunta così come richiesto per legge hanno diminuito i compensi, nella misura prevista dalle norme, e non aumentate come, ingannando i cittadini, il futuro sindaco vorrebbe far credere. Studia Massimo, studia se fra quattro anni vuoi farcela».

L’assessore leghista precisa: «Se prima si applicavano due maggiorazioni, una del 2% e l’altra del 3%, e ora si delibera di applicarne una sola (il 3%), è pacifico che ci sia una decurtazione e non un aumento».

In realtà, queste le cifre che escono da palazzo Gilardoni, il sindaco fino al 31 dicembre percepiva un’indennità lorda di 3925 euro al mese mentre dal primo gennaio, applicando la decurtazione del 10% e la maggiorazione del 3%, la somma è scesa a 3830 euro. Stesso discorso, a cascata, per il vicesindaco (75% del sindaco, 2872 euro lordi) e per assessori e presidente del consiglio (60%, pari a 2298 euro lordi al mese, ridotti a 1149 euro nel caso di Mariani che è lavoratore dipendente). Per un raffronto, nella passata consigliatura il sindaco , con i parametri pre-spending review, percepiva circa 5500 euro lordi al mese.