Busto è stata la protagonista. Ma ora rischia di restare fuori

Salvini ha chiesto unità, ma le segreterie provinciali e regionali del centrodestra puntano su Varese

– Salvini avvisa gli alleati, ma sul territorio l’accordo è dietro l’angolo: alla Camera due collegi alla Lega e uno a Forza Italia, al Senato quello di Varese andrà alla Lega e quello a cavallo tra Busto e Como sarà a disposizione delle segreterie regionali come “compensazione”. Proprio Busto Arsizio sarà “sacrificata” sull’altare degli accordi delle segreterie?

Il lungo comizio del leader del Carroccio Matteo Salvini di fronte a sindaci e militanti domenica sera ai Molini Marzoli, è stato solo l’ultimo di una lunga serie di appuntamenti che hanno visto il “capoluogo” del sud della provincia dopo il maxi-raduno dei sindaci per il referendum per l’autonomia lombarda e le recenti “puntate” di Matteo Renzi con il TrenoPD e dello sfidante per le regionali Giorgio Gori in visita alle aziende.

Un protagonismo di Busto Arsizio che però rischia, in linea con le lamentazioni del sindaco Emanuele Antonelli sulla “sudditanza” rispetto al capoluogo reale, Varese, di rimanere più di facciata che di sostanza. Alle elezioni politiche infatti la tavola che stanno apparecchiando le segreterie provinciali e regionali del centrodestra per la spartizione dei collegi uninominali sembrerebbe tagliare fuori Busto in modo quasi ineluttabile.

I nomi che circolano infatti sono tutti o quasi “Varesecentrici”: i leghisti Giancarlo Giorgetti, Stefano Candiani, Attilio Fontana, Matteo Bianchi e Francesca Brianza, i forzisti Lara Comi e Luca Marsico, il sindaco di Luino Andrea Pellicini per Fratelli d’Italia.

E se è ancora presto per un vero toto-candidature, il tavolo provinciale del centrodestra che discuterà sulla spartizione delle caselle sembra fin d’ora orientato ad assegnare, in provincia di Varese, due collegi su tre alla Camera alla Lega e una a Forza Italia (che, con la Comi in per il listino proporzionale e Marsico destinato ad una riconferma al Pirellone, potrebbe anche essere “ceduto” a qualche big regionale azzurro), il collegio di Varese del Senato alla Lega, mentre quello a cavallo tra Busto Arsizio e Como sarà a disposizione del tavolo regionale per le “compensazioni” tra gli alleati.

Busto Arsizio a bocca asciutta, quindi? In casa Lega, in fondo, nulla di strano, alla luce dei litigi interni che hanno terremotato la sezione e che porteranno ad un nuovo congresso prima di Natale, ma anche in Forza Italia la compattezza dietro al commissario Carmine Gorrasi è questione forse troppo recente per poter esprimere una candidatura di peso da portare al tavolo provinciale.