«Cambiamo il nostro Pgt. Così aiutiamo i privati»

L’assessore Tovaglieri sulle modifiche al Piano di Governo del Territorio

La giunta dà il via alla revisione del Piano di Governo del Territorio. Priorità: sbloccare l’area delle Nord. E facilitare la “ripresina”, che inizia ad intravedersi, del settore edilizio. «Sarà un processo particolarmente partecipato – annuncia l’assessore all’urbanistica – abbiamo già anticipato i tempi ascoltando professionisti e categorie».

Quello che può sembrare un passaggio tecnico, in realtà potrebbe avere una valenza pratica decisiva per il futuro della città: è la variante al Pgt, lo strumento di pianificazione urbanistica comunale, varata formalmente ieri dalla giunta. Si tratta, come spiega l’assessore, di una «revisione dello strumento che è entrato in vigore nel 2013» che «seppur buono, è perfettibile». Infatti, «in origine l’idea era quella di rettificare gli errori materiali, che sono fisiologici, poi si è deciso di cogliere l’occasione per verificare la possibilità di migliorare lo strumento anche dal punto di vista sostanziale, pur non prospettandone grossi stravolgimenti».

La variante riguarda principalmente il Piano delle Regole, quindi le “norme tecniche di attuazione”, ma anche, limitatamente ad una scheda, il Documento di Piano, la parte più politica e strategica del Pgt. «Nello specifico, la scheda dell’Ambito di Trasformazione 3, quello dell’area delle Nord – fa sapere Isabella Tovaglieri – siccome l’idea del sindaco è quella di disincagliare situazioni ferme da anni nel minor tempo possibile, compatibilmente con gli strumenti giuridici, si è colta la palla al balzo della revisione. Si faranno dei ragionamenti sugli spazi pubblici per poter consentire al privato di intervenire più agevolmente. Mancando un piano di inquadramento pubblico, attualmente al privato manca lo strumento attuativo per intervenire».

Un problema che, di fatto, ha bloccato finora ogni possibilità di smuovere il decennale immobilismo che caratterizza un comparto di città che, nelle intenzioni dei fautori dell’interramento ferroviario, avrebbe dovuto essere il simbolo del rilancio. «L’amministrazione precedente aveva dettato delle linee generali per il piano di iniziativa pubblica – aggiunge Tovaglieri – sulla scorta di queste si andrà a dettagliare meglio la “scheda” in modo tale da dare degli indirizzi calati dall’alto per consentire ai privati di poter intervenire nella loro porzione, stabilendo limiti e modalità, senza bisogno di ulteriori strumenti che vadano a frapporsi. A quel punto, chi vorrà intervenire, avrà lo strumento per farlo».

È un problema limitato all’area delle Nord, visto che l’assessore ammette che in generale «il Pgt consente, e se gli operatori non intervengono è per la crisi». Ma una piccola “ripresina” sembra intravedersi: «Onestamente, qualcosina si sta muovendo, anche se non sappiamo ancora come interpretare questi segnali – fa notare Tovaglieri – in previsione della scadenza della legge sul consumo di suolo, sono pervenuti diversi piani, ma non è scontato che verranno stipulati». Tornando alla variante,

verrà redatta internamente dall’ufficio tecnico comunale e richiederà «circa un anno» di tempo per vedere la luce. «Sarà una procedura particolarmente partecipata, perché vogliamo che i soggetti che quotidianamente applicano lo strumento vengano coinvolti – promette l’assessore – l’amministrazione ha anticipato i tempi, convocando prima ancora dell’avvio del procedimento i principali portatori di interesse, come Ordini professionali e associazioni di categoria, che hanno prodotto un documento puntuale e condiviso, già recepito dall’amministrazione in vista dell’apertura dei tavoli politici per capire quali possano essere i desiderata meritevoli di accoglimento. Ma chiunque potrà contribuire con le proprie osservazioni, non appena la delibera sarà pubblicata».