«Cara giunta, adesso tocca a te»

Busto al Centro consegna 1400 firme contro le nuove tariffe cimiteriali. Bottini: «Non si fa cassa sui sentimenti»

Caro-tombe, l’assist di Busto al Centro: «Dal sindaco un’importante apertura. Ora la giunta risolva il problema. Non è sui cimiteri che si può fare cassa». Dopo aver raccolto 1400 firme in un giorno e mezzo di banchetti, il movimento guidato da ha messo la petizione per la revisione delle tariffe cimiteriali nelle mani della giunta. «Nella forma meno invasiva possibile – precisa il coordinatore di BaC – a riprova che il nostro intendimento non era di buttarla in politica, anche perché siamo ben lontani dalle elezioni, ma di risolvere il problema. Avremmo potuto raccogliere duemila firme e portare la questione in consiglio comunale, ma abbiamo preferito lasciare la responsabilità alla giunta». Perché, sottolinea il capogruppo , «abbiamo toccato con mano i sentimenti delle persone di Busto che hanno un legame particolare coi cimiteri».

Al sindaco BaC ha offerto una serie di suggerimenti costruttivi su come intervenire, a partire da una rimodulazione «ragionevole» delle cifre chieste per i rinnovi delle concessioni. «Perché la gente lo capisce che bisogna pagare di più», ma non è disposta ad accettare l’«esplosione enorme delle cifre», frutto della combinazione tra l’eliminazione della differenziazione tariffaria tra nuove tombe e rinnovi, e l’introduzione dell’obbligo di concessione per 99 anni per tutti, che di fatto «triplica tariffe già più che triplicate».

Tra le altre proposte si chiede anche di prevedere la «possibilità di scelta»della durata del rinnovo, tra 30 e 99 anni, «con sconti per chi si sobbarca subito i 99 anni», così come di prevedere «modalità di pagamento spalmate in diverse tranche invece che parlare di rateizzazione», meccanismo che impone al Comune di chiedere al cittadino di documentare uno stato di difficoltà e di produrre una fidejussione. E ancora, l’introduzione di «procedure standardizzate che evitino il ricorso al notaio» per la rinuncia alla concessione, ma anche, in caso di revisione tariffaria, «rimborsare chi ha già pagato».

Ora BaC aspetta che la giunta risponda coi fatti: «Noi ci abbiamo messo la faccia e non molleremo la presa. Se il problema non dovesse essere risolto convenientemente, percorreremo altre strade – annuncia Bottini – crediamo che se la giunta decidesse di rimandare qualche opera finanziata con gli introiti dei cimiteri, la gente lo capirebbe».