Castiglioni, prime parole da candidato. «Pronto a lavorare per il bene di Busto»

«Ci metterò grande spirito di servizio, nel solco dell’esperienza di mio padre». Ma in casa Pd pesa l’astensione della senatrice D’Adda: «C’erano alternative»

– Le prime parole di da candidato sindaco: «Pronto a lavorare per il bene della città». All’indomani dell’indicazione data dalla direzione del Pd, il medico e presidente dell’Assb non nasconde la sua soddisfazione: «Ho sempre detto che ero a disposizione, con grande spirito di servizio, nel solco dell’esperienza di mio padre». Peppino Castiglioni, sindaco Dc negli anni ’70, di cui Gianluca proverà a seguire le orme: «Darò quel che posso, pur non avendo un’esperienza amministrativa alle spalle, ma ci metterò tutta la mia buona volontà per lavorare per il bene di Busto – le prime dichiarazioni, in attesa della presentazione ufficiale – ora pensiamo alla lista, un progetto civico aperto a chi vuole venire con noi».

Sabato mattina verrà svelata la lista civica “Insieme per la città”, il contenitore che sosterrà la corsa di Gianluca Castiglioni. Una candidatura che fa registrare qualche perplessità all’interno del circolo Pd di viale Repubblica. Tra cui quella della senatrice , che dopo essere stata in gran parte tagliata fuori dal percorso decisionale per le amministrative (condotto dal quadrumvirato Vita-Berutti-Mariani-Verga), ha voluto esserci per l’ultimo passaggio, per chiarire la sua posizione, astenendosi insieme al capogruppo . «Ho l’impressione che la scelta sia stata fatta tempo addietro, e che in questi mesi non si siano percorse con la giusta convinzione possibili candidature alternative – fa notare D’Adda – senza nulla togliere a Castiglioni, credo che all’interno del partito, e anche all’esterno, ci fossero personalità autorevoli in grado di rappresentare la coalizione di centrosinistra, e di allargarla più di quanto non si sia fatto con questa scelta».

Anche perché D’Adda non nasconde le sue riserve sull’atteggiamento che la segreteria cittadina sta tenendo nei confronti della lista civica “Insieme per la nostra città”, di fatto l’unico elemento rimasto (dopo la defezione di Ncd e degli Indipendenti di ) del processo di allargamento al centro: «Ho persino sentito dire che è stata chiesta la cortesia di posticipare la presentazione ufficiale, che sarebbe stata la prima uscita del candidato sindaco, a dopo la votazione finale della direzione del Pd.

Ma come, il primo partito della coalizione deve chiedere la cortesia di rispettare i passaggi democratici interni alla sezione?». Insomma, i dubbi sono molteplici, anche se Erica D’Adda rispetta le decisioni prese dal direttivo: «Voterò Pd alle elezioni amministrative e mi auguro che questa operazione si riveli vincente. Ma resto convinta che si sarebbe potuto agire diversamente, anche facendo conoscere agli iscritti del Pd il candidato sindaco Castiglioni per rassicurare in qualche modo rispetto alla sua provenienza, e discutendo anche di programmi e di contenuti». Per la senatrice, la sezione dovrebbe prendere coscienza del fatto di aver «dimezzato in pochi anni il numero di iscritti e che dovrà affrontare una campagna elettorale tutt’altro che semplice, in cui una maggior condivisione di scelte così importanti sarebbe stata utile. Non è nello stile del circolo di Busto utilizzare l’alterigia, dicendo che chi c’è adesso c’è, gli altri se arrivano si accodano a bocca asciutta».