Chi fa donazioni alla cultura può detrarre le spese. Tutto grazie all’Art Bonus

Introdotto l’incentivo fiscale

I gioielli liberty della famiglia Ottolini, villa Tovaglieri e villa Tosi, sono da restaurare: con l’art bonus, Palazzo Gilardoni apre la caccia al “Della Valle bustocco” che voglia sfruttare l’opportunità delle agevolazioni fiscali per una donazione a favore dell’arte. «Può essere un regalo di Natale alternativo» l’appello dell’assessore alla cultura Paola Magugliani. «Immaginate di portare la fidanzata o la moglie sotto il balcone della Villa Tosi e di poterle dire che con il suo regalo ha contribuito a finanziarne il recupero»

prova ad invogliare il sindaco Antonelli.
La prima donazione da cento euro è già arrivata, ma i soldi da raccogliere sono 122mila euro per villa Ottolini Tosi e 315mila per villa Ottolini Tovaglieri.
La campagna per promuovere l’art bonus, l’incentivo fiscale che consente a privati e imprese di detrarre le somme donate a sostegno della cultura, è stata lanciata in occasione del Concerto di Natale in Basilica.

Gli interventi a cui destinare i proventi delle donazioni («valgono anche tagli minimi, come 50 o 100 euro», poi detraibili a compensazione per cifre fino al massimo del 15% del reddito imponibile) sono i progetti di manutenzione delle due ville liberty di via Volta.

Villa Tosi, sede di matrimoni e casa della musica, necessita di interventi di consolidamento e revisione del tetto, mentre villa Tovaglieri, futura “Casa del ‘900”, ha bisogno di rimettere a posto l’elegante balcone, i ferri battuti decorativi del Mazzucotelli, terrazze, camini, gronde. «Non sono tutte opere urgenti – ammette Magugliani – per ora non sono finanziate, confidiamo nei “Della Valle bustocchi” che abbiano a cuore i gioielli della città e vogliano fare e farci un regalo di Natale».