Crespi, una luce in fondo al tunnel: «Partiamo con i lavori»

Fumata bianca dal vertice tra Comune, Provincia e istituto: via alla sistemazione

Liceo Crespi, torna il sereno: il “caso” delle otto aule dichiarate inagibili verso la soluzione. «Basta polemiche, subito al lavoro insieme per sistemare la sede di piazza Trento e Trieste»: sono le dichiarazioni rilasciate congiuntamente dal presidente della Provincia di Varese e dal sindaco di Busto al termine del “summit” di ieri mattina sulla vicenda delle aule della sede distaccata del liceo classico.

All’incontro erano presenti anche gli assessori bustocchi Magugliani e Riva, i tecnici dei due enti, i rappresentanti della dirigenza dell’istituto scolastico e il presidente del consiglio d’istituto . Dopo aver condiviso l’appello di Vincenzi sul fatto che il diritto allo studio debba «andare di pari passo con il rispetto delle regole riguardanti la sicurezza e l’incolumità di studenti e docenti e con la programmazione della rete scolastica», le parti si sono confrontate con l’obiettivo comune di risolvere i problemi emersi.

«Oggi abbiamo voltato pagina lasciando alle spalle le polemiche dei giorni scorsi e la nostra presenza conferma la volontà di risolvere la situazione – la nota congiunta trasmessa da Vincenzi e Antonelli – fin da domani (oggi per chi legge, ndr) i tecnici si confronteranno e lavoreranno insieme per arrivare a una progettazione rispettosa delle norme di sicurezza con i relativi costi. L’istituto scolastico dal canto suo si è impegnato, fin dal prossimo anno e come già richiesto anche da Provincia, a ridurre il numero delle classi e scendere così a 48».

Rispetto alle ipotesi di lavori di ristrutturazione dal costo di 850 mila euro, si è verificato che le esigenze più impellenti non “cubano” a più di 80-90 mila euro in tutto, la cui spesa verrà ripartita, al di là delle effettive competenze, tra Comune, Provincia e istituto, vista la disponibilità del Consiglio a contribuire. Progetto e lavori di messa a norma potranno essere realizzati in tempi rapidi.

«Finalmente la politica ha preso in mano la situazione, che era solo in mano ai funzionari – sottolinea il presidente del consiglio d’istituto Federico Maggi – hanno vinto la buona politica e la politica del fare, “alla bustocca”. Il nostro sindaco ha risposto da politico dando la disponibilità ad intervenire economicamente perché il bene primo è quello dei ragazzi e dei docenti. Quello che conta è che si sia ottenuto il risultato, perché il “Crespi” è un liceo d’eccellenza dove i ragazzi hanno voglia di studiare, quindi va sostenuto».