29 Gen 2016
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Busto Arsizio – La sera di domenica 24 gennaio, un pedone è stato investito in corso Italia a Busto Arsizio. L’uomo alla guida del veicolo non si è fermato a prestare soccorso al sessantenne di Gallarate, travolto dall’automezzo. Dopo alcuni giorni la notizia di indagine di un uomo che potrebbe essere il conducente del mezzo.
L’uomo investito era stato immediatamente soccorso ed è tuttora ricoverato in ospedale in gravi condizioni, sottoposto a terapia intensiva e con prognosi riservata.
Ad aiutare i poliziotti nell’identificazione del conducente è stato lo specchietto retrovisore perso nell’impatto dal pirata della strada e rimasto, a pezzi, sull’asfalto a un centinaio di metri dal punto dell’impatto. Dopo aver accertato la marca, il modello e l’anno di costruzione del furgone, gli investigatori hanno contattato i rivenditori di autoricambi presenti nella zona affinché segnalassero al Commissariato eventuali richieste di quello specifico pezzo.
Mercoledì, 27 gennaio, uno dei negozi sensibilizzati ha chiamato il Commissariato, segnalando che uno specchietto identico a quello segnalato era stato richiesto da un’autocarrozzeria. Accertamenti degli investigatori presso questo esercizio hanno permesso di risalire a chi aveva commissionato il lavoro, un cinquantacinquenne italiano residente nel legnanese, proprietario di un furgone corrispondente per marca e modello a quello individuato. L’uomo, convocato in Commissariato, ha ammesso di essersi trovato in corso Italia all’ora dell’incidente, di aver urtato la portiera di un’autovettura e di non essersi fermato perché già irritato per questioni familiari, e di non essersi reso conto del pedone: la versione dell’uomo è apparsa poco credibile. Per il momento l’uomo è stato denunciato per lesioni colpose gravi, fuga dopo aver provocato l’incidente e omissione di soccorso al ferito
