«Dovete morire e lo deciderò io». Così quella casa diventò un inferno

I retroscena. Maltrattava madre e sorella: ecco i dialoghi raccolti dai carabinieri

A Busto Arsizio continua a tenere banco la dolorosa vicenda dell’uomo finito in manette per aver maltrattato in maniera molto pesante madre e sorella. Una faccenda che assume contorni ancora più dolorosi se si fa riferimento alle modalità emerse nelle ultime ore. Alcune frasi utilizzate dall’arrestato sarebbero davvero molto pesanti e impressionanti se si considera che sarebbero state rivolte a dalle familiari: «Dovete morire, andate a schiantarvi in autostrada. Vi ammazzo, vi impicco, vi lancio addosso una bottiglia di vetro».È stato arrestato in seguito della denuncia presentata lo scorso mese di agosto dalla madre convivente, una 75enne, e dalla sorella (non convivente ma spesso in casa per accudire la madre), 50enne, impiegata.

Le due donne avevano raccontato di gravi e reiterati episodi di maltrattamenti in famiglia a cui sarebbero state sottoposte. Una situazione di convivenza molto complicata, anche se gli accertamenti svolti dai carabinieri della stazione di Busto Arsizio hanno consentito di verificare un quadro complessivo che sarebbe ben più allarmante e potenzialmente pericoloso. In particolare, infatti, sempre secondo le ricostruzioni investigative l’uomo avrebbe offeso e ingiuriato ripetutamente le due donne con frasi e parole estremamente offensive, minacciandole continuamente di morte (anche di darle fuoco). Un quadro davvero esplosivo.

Nel corso del 2014 furono diverse le frasi rivolte alla madre: «Decido io come devi morire». «Crepa, crepa, hai fatto morire papà». «Questa è la mia casa, potete morire tutte e due». In estate, prima delle denuncia sporta ai carabinieri nel mese di agosto, la sorella nel corso dell’ennesimo litigio fu spinta per terra in modo violento, tanto da provocarle una contusione guaribile in 5 giorni. «Siete solo delle facce di m…., andate pure dall’avvocato, e non mi guardate con quella faccia di m….

Vi ammazzo». Nella circostanza gli insulti sarebbero stati anche corredati da schiaffi in faccia alla sorella. «Tu non comandi niente, faccia di m….». In un’altra occasione, sempre stando alle ricostruzioni, avrebbe trascinato l’anziana madre per tutta la casa procurandole varie ecchimosi al corpo. L’autore di questa incredibile serie di reati, arrestato, al termine delle formalità di rito è stato trasferito nella casa circondariale di Busto Arsizio a disposizione dell’autorità giudiziaria.