«Grazie Busto. Sei bella come se avessi il mare»

Giornata del ringraziamento: le sentite parole pronunciate da Farioli, Rossi, Fiorini e Castellano

Giornata del ringraziamento a Sant’Anna, i «grazie» più belli sono quelli dei premiati. Rivolti a Busto Arsizio. Come quello di , già direttore di corsa del Giro d’Italia: «Qui il mare manca, ma Busto non me lo ha fatto mancare».

In una serata caratterizzata dal caldo e dalle zanzare (tanto che ad un certo punto la capogruppo di Forza Italia propone una “virtuale” benemerenza per tutti i presenti per la resistenza dimostrata nel restare all’interno del teatro), anche se il ritmo e la spigliatezza del “cerimoniere” consigliere comunale della Lega Nord, ha permesso di tagliare efficacemente tanti tempi morti tipici di questa cerimonia, i ringraziamenti più belli in assoluto sono quelli che alcuni dei premiati hanno rivolto alla città di Busto Arsizio.

Nella giornata della Patronale, il giorno di Busto per eccellenza, una vera ode ad una città che, per carattere dei bustocchi, tende spesso a sottovalutarsi. «Tutti hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a migliorarsi – il ringraziamento di , premiato per i dieci anni di servizio alla città come sindaco da un altro sindaco emerito, – voi cittadini siete stato questo per me, vi dico grazie e vi voglio bene».

Rossi, da parte sua, alla vigilia dei 90 anni (li compirà il 29 giugno) ha annunciato la volontà di «un ultimo regalo a Busto»: da un lato, un aiuto per l’ottenimento del sottopasso di Sant’Anna, dall’altro, l’ipotesi di un nuovo master universitario con l’Università Vita e Salute San Raffaele. , che ha ricevuto la Benemerenza Civica di quest’anno e il cui nome è già scolpito sulla lapide marmorea dell’atrio delle vedute di Palazzo Gilardoni, solitamente loquace nel parlare dei suoi “ragazzi”, stavolta si è limitata ad un emozionato ma intenso ringraziamento: «Grazie a questa città per avermi compresa».

Quello che forse ha scaldato di più i cuori è il ringraziamento dell’avvocato , già direttore di corsa del Giro d’Italia e bustocco d’adozione per aver vissuto per diversi anni in città, nel corso del suo impegno con Rcs: «Mi sento un po’ a disagio – le sue parole sul palco, mentre riceveva il riconoscimento dal sindaco Antonelli – perché io più che dare a Busto ho ricevuto molto da Busto. Mi sono trasferito qui grazie ad alcuni amici che mi hanno consigliato di venire, in primis (l’ex professionista e già “spalla” del mitico al Giro, che lo ha accompagnato sul palco, ndr). Con la mia famiglia siamo stati bene, benissimo, tanto che avevamo anche comprato casa, poi per i casi della vita sono tornato nella penisola sorrentina. A noi di quelle parti il mare manca, ma devo dire che Busto non ce l’ha fatto mancare».