Il centro antiviolenza cresce: «Più casi o più coraggio?»

Nei primi 10 mesi dello scorso anno registrati 90 accesi, quest’anno 130

Centro antiviolenza, numeri in crescita esponenziale: dai 90 accessi registrati lo scorso anno nei primi 10 mesi, si è passati a ben 130 accessi. «In 50 casi su 130, abbiamo accompagnato le donne alla denuncia». Lo svela E.VA Onlus, l’associazione alla base della rete per il contrasto alla violenza di genere, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Numeri che possono essere letti in modo ambivalente, come ammette la presidente di E.VA, l’avvocato : «Possono essere aumentati i casi oppure forse ci sono più donne che prendono coraggio, grazie ad una rete interterritoriale che funziona e alle campagne di sensibilizzazione che portiamo avanti». Ora anche nelle scuole medie, annuncia di E.VA: «Ieri la prima iniziativa sugli stereotipi di genere alle scuole Prandina è andata bene».

Così la rete prende fiducia e, forte dei riconoscimenti ottenuti a livello regionale (l’ultimo lo rivela la presidente Marca, parlando di un evento organizzato da Regione Lombardia e Ordine degli Avvocati, al quale l’esperienza di Busto Arsizio è stata «scelta su 50 centri antiviolenza in Lombardia»), si appresta a fare ancora attività di sensibilizzazione, in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre. Una giornata intensa, a Busto, caratterizzata da quattro momenti. Il primo, dalle 9 nell’aula del padiglione Formazione dell’ospedale, è un convegno di E.VA Onlus dal titolo “Una città sicura è una città che si prende cura”, che metterà a confronto tutti gli attori della rete antiviolenza.

A mezzogiorno, il “muro d’arte” di viale Piemonte, realizzato su un’idea di Amnesty International, verrà arricchito di nuove opere d’arte nell’ambito dell’iniziativa “Donne al Muro” sostenuta tra gli altri dall’imprenditore .

«Finora quel muro non è stato mai toccato, è sintomatico di un’attenzione particolare all’argomento – sottolinea l’assessore all’inclusione sociale – ma ha permesso di raccogliere delle utenti per il centro antiviolenza». Nel pomeriggio, alle 15, verrà presentata “Una stanza tutta per sé”, l’iniziativa di Soroptimist International che intende, come spiega la presidente , «attrezzare una stanza nella Caserma dei Carabinieri (per ora in quella di piazza 25 aprile, un domani in quella di via Bellini, ndr) per mettere le donne nelle migliori condizioni possibili per affrontare il momento della denuncia, con un’accoglienza rassicurante e rispettosa».

Infine, alle 20.30 a Villa Calcaterra la proiezione del film “Io ti do i miei occhi” di . «Sono orgogliosa – ammette Arabini – delle associazioni che collaborano con l’assessorato su questo fronte».