«Il giro di vite sulla sosta serve ai cittadini. Nessuna cassa»

Nuovi ausiliari a Busto Arsizio e possibile impennata di multe: l’assessore Rogora difende la scelta

Nuovi ausiliari della sosta e impennata di incassi dalle multe, l’assessore previene le accuse (che peraltro dall’opposizione non sono arrivate): «Nessuna stangata, solo un po’ di ordine a tante situazioni sregolate. È ora che i furbetti del disco orario e delle auto senza revisione paghino».

Mezzo milione di euro di incassi previsti in più da qui a fine anno rispetto alle previsioni di bilancio fatte in aprile e l’annuncio della volontà di assumere cinque nuovi ausiliari della sosta, le “sentinelle” delle strisce blu e delle zone disco tanto temute dagli automobilisti.

E se la maggioranza, in particolare in casa Lega Nord, per settimane si era confrontata con il timore di vedersi “fiocinata”, in consiglio comunale e nell’opinione pubblica, dalle polemiche e dalle accuse di voler fare cassa, l’opposizione invece non ha detto una parola. «Penso che sia una dimostrazione di un’opposizione intelligente – sottolinea l’assessore leghista alla sicurezza e alla viabilità Max Rogora – che capisce che è una risposta ai cittadini, se penso che ad esempio settimana scorsa, mentre con il vicecomandante eravamo in piazza 25 Aprile per un sopralluogo, ci siamo trovati di fronte ad una decina di macchine con il disco orario scaduto, non da pochi minuti. Quando gli agenti hanno staccato i verbali, i commercianti della zona ci hanno ringraziato».

Il lassismo imperante sul disco orario è uno dei motivi che ha spinto l’amministrazione a propendere per un’infornata di nuovi ausiliari della sosta. «Ci sono diverse situazioni da sistemare, che non possiamo lasciare unicamente all’intervento degli agenti, che devono essere impegnati nei controlli di sicurezza – ammette Rogora – penso alle zone vicino alle stazioni dove i residenti si vedono sistematicamente occupati i posteggi, oppure a quelle vie dove i commercianti, e potrei nominarli anche ad uno ad uno quelli che si sono rivolti al sottoscritto,

rischiano di perdere clienti per mancanza della rotazione consentita dal disco orario, o ancora i parcheggi occupati per un’intera giornata dagli stessi commercianti o dal personale degli uffici del centro, quando potrebbero lasciare l’auto in un parcheggio custodito con l’abbonamento da 30 euro al mese». Situazioni «ambigue» che non dovranno più ripetersi: «I furbetti del disco orario devono pagare, perché le “vittime” di queste situazioni sono cittadini e clienti dei negozi – spiega Rogora – Io mi metto nei panni di chi cerca parcheggio e non lo trova mai, non è giusto. Non puntiamo alle multe ma a far rispettare le regole».

Eppure i 500mila euro di maggiori incassi dalle contravvenzioni sembrerebbero contraddire il principio di “non fare cassa”: «Non dimentichiamo – precisa l’assessore – che quest’anno abbiamo in dotazione il Targa System (il sistema che “legge” le targhe con le telecamere Ocr), un “cecchino” per le auto che circolano senza revisione. Ne passano fino a 700 al giorno in città, e molti di coloro che vengono multati ci ringraziano perché nemmeno sapevano di essere fuori norma. Oltretutto, ormai, se non li sanzioniamo noi a Busto ci penseranno i vigili dei Comuni vicini».