Il grido di Busto al Centro. «Salvate parco Belloli»

L’appello dei consiglieri per salvare «un’area trascurata ed abbandonata a se stessa»

Parco Don Belloli al Redentore, l’ennesimo appello di diventa un’interrogazione di Busto al Centro. Che grida a gran voce: «Area trascurata ed abbandonata. L’amministrazione comunale intervenga».

Un’iniziativa firmata dal capogruppo e dalla consigliera , che raccolgono così il grido di dolore di un militante di BaC, Nicola Cardile, che da anni si batte per la cura del parco di via don Belloli, «un’oasi verde – la definiscono – incastonata in mezzo a palazzine e villette del popolare quartiere residenziale del Redentore».

I problemi che affliggono l’area verde sono molteplici. Prima tra tutte, la questione sicurezza: «Il parco, da tempo, rimane aperto anche di notte, nonostante gli orari esposti sui cancelli. La sera, soprattutto d’estate, è un viavai continuo di fracassoni e movimenti sospetti».

Poi ci sono i tasti dolenti che rispondono al nome di manutenzione ed attrezzature: «Erbacce sui vialetti mai raccolte, piante mai potate, tanto che ormai il fogliame copre le luci dei lampioni – segnalano ancora gli esponenti di Busto al Centro – e i pochi giochi per i bambini, tolti da circa due anni, non sono mai stati sostituiti. Le promesse di sistemazione dei giochi e degli arredi, fatte dall’assessore all’ambiente prima delle elezioni, non sono state mantenute».

In definitiva, da quanto emerge dal testo dell’interrogazione, «gli unici che riescono a godersi il parco sono i cani», ai quali è dedicata un’area attrezzata.

Da Busto al Centro dunque sale l’appello all’amministrazione ad intervenire, con anche alcune proposte: a livello generale, «telecamere nelle zone più a rischio di spaccio come i parchi pubblici», mentre nello specifico del parco Belloli si potrebbe invece secondo i consiglieri «ricercare una collaborazione con qualche associazione del quartiere» per l’apertura, chiusura e cura dell’area.