«Il rimpasto? Tutto tempo perso»

Il sette volte sindaco bustocco Rossi duro con Antonelli: «Fa scelte solo per punire, non per agevolare»

«Il rimpasto? Una perdita di tempo e di credibilità, la poca rimasta all’amministrazione Antonelli. Spero solo che nel torporepossa suonare la sveglia». È impietoso il giudizio del senatore e sette volte sindacosull’operazione di restyling dell’esecutivo. Motivo in più per battezzare la nuova associazione “Amici di Busto Arsizio”: «Riunirò alcune delle migliori menti della città. Spero che a quel punto il sindaco si degni di ricevermi».

Ieri a pranzo ha riunito alcuni amici della Busto che conta al tavolo con l’onorevole varesino . Occasione per discettare del rimpasto di giunta. «Se il motivo era l’amicizia tra e la mia risposta è stata farli sedere allo stesso tavolo – rivela Rossi – se due persone che operano nell’amministrazione vanno d’accordo è un bene per la città, non un motivo per sostituirli. Menomale che almeno entra Gigi Farioli, speriamo porti un po’ di freschezza ad una giunta addormentata».

Nei cambi effettuati, il decano della politica bustocca intravede solo scelte «fatte più per punire qualcuno che non per agevolare l’amministrazione. Io non vedo l’interesse primario che è la città. Un rimpasto si fa se ci sono dissensi sui programmi, ma se è solo per motivi personali è una perdita di tempo, e di credibilità. E l’amministrazione Antonelli, diciamolo francamente, di credibilità ne ha già poca».

Il tutto considerando che Rossi, con il suo gruppo Indipendenti di Centro, si sente «mortificato perché, pur avendo garantito al sindaco i voti che gli hanno evitato un ballottaggio che poteva essere infausto, non sono ascoltato e nemmeno ottengo un appuntamento. Ai miei tempi, i miei maestri venivano in Comune ed entravano direttamente nell’ufficio del sindaco. Ora non si usa più, anche se ascoltare i vecchi, che dicono essere saggi, non sarebbe un male: rottamateci pure, ma con noi rottamate l’intera città».

Guardando avanti, Rossi sospende il giudizio: «Ora i nodi vengono al pettine, perché si può anche amministrare facendo niente ma prima o poi i problemi piovono in testa. Vediamo come li approccia la nuova giunta».