Il sogno della Cri è più vicino

Associazioni - Il consiglio comunale assegna un terreno per l’edificazione della nuova sede della Croce Rossa

– Il consiglio comunale, di fatto, si congeda. Con un ultimo “regalo” alla città: l’assegnazione in diritto di superficie dell’area per la realizzazione della nuova sede della Croce Rossa di Busto Arsizio. «Ora si può compiere il sogno di tutti i volontari» esulta la presidente dell’associazione . La nuova sede della Croce Rossa attende di vedere la luce dal 2000, quando partì il progetto per l’edificazione di una palazzina a due piani nell’area dell’ex eliporto, che potesse consentire ai volontari di spostarsi dall’attuale

sede, di proprietà comunale, di via Castelfidardo. Progetto travagliato, passato attraverso la Provincia e mai andato in porto. Così, racconta la presidente Sangalli, «nel momento in cui la Croce Rossa si è slegata dall’ente pubblico, diventando un’associazione di promozione sociale, abbiamo potuto accantonare quel progetto, per fare una cosa più contenuta e con dinamiche diverse. Nell’ultimo anno, interfacciandoci con l’assessore ai lavori pubblici e con il consigliere , abbiamo trovato una nuova soluzione, considerato che abbiamo l’obbligo di non allontanarci più di tanto dall’ospedale per via della gara del 118».

C’è già un progetto preliminare di massima, redatto da due architetti volontari ( e ), e da mercoledì sera c’è anche un’area di poco più di quattromila metri quadrati, tra via dei Sassi, via Savona e via Arnaldo da Brescia, concessa in diritto di superficie dal Comune. «La mettiamo a disposizione per almeno 30 anni per un canone di affitto di circa 5300 euro all’anno – ha spiegato in consiglio comunale l’assessore Paola Reguzzoni – sarà la Croce Rossa a farsi carico dei lavori per costruire la nuova sede con un progetto da oltre un milione di euro». La presidente della Croce Rossa Simona Sangalli ci tiene a «ringraziare l’amministrazione» per l’attenzione che ha posto a questa iniziativa. «Vediamo la luce in fondo al tunnel: la nuova sede è il sogno di tutti i volontari di Busto, perché siamo in una sede vetusta, con spazi inadeguati e che non avrebbe avuto senso ristrutturare, visto che non è di nostra proprietà – prosegue Sangalli – il nuovo progetto è su un unico piano e risponde alle nostre esigenze attuali. Prevediamo di partire con i lavori in autunno, poi serviranno dai 15 ai 18 mesi per la costruzione. Per ora abbiamo due terzi dei fondi necessari, per il resto vedremo come fare».

L’approvazione è stata unanime, anche se Alberto Rossi (BaS) è uscito dall’aula, contestando la scelta di «cementificare» un’area che rientra nella “spina verde” del Pgt. Per il consiglio una delle ultime cartucce: resta la seduta, tecnica, di approvazione del bilancio consuntivo, convocata per il 4 maggio alle 18.30.