Illuminazione cittadina a rischio? «Stiamo censendo i pali della luce»

Nel giro di due settimane sono caduti due lampioni per il forte vento a Busto Arsizio

– Lampioni che cadono, in che stato versa l’illuminazione pubblica della città? In attesa della “rivoluzione” con il nuovo gestore che rifarà l’impianto, l’Agesp, che ha il compito della manutenzione ordinaria dei pali della luce dallo scorso maggio, è sul pezzo: «Stiamo facendo il censimento degli oltre novemila pali che abbiamo “ereditato” – fa sapere l’amministratore unico – così stabiliremo le priorità di intervento».

È vero, c’era un vento forte, ma il fatto che nel giro di due settimane siano caduti due pali della luce in pieno centro, l’ultimo domenica pomeriggio in via Petrella, ha sollevato allarme e preoccupazione tra i cittadini. Sull’episodio è intervenuta Agesp. «È da maggio che Agesp ha preso in carico l’ordinaria manutenzione dei pali, a seguito dell’esproprio effettuato dal Comune al precedente gestore – spiega l’amministratore unico della società partecipata del Comune, Silvia Gatti – quello che ci siamo ritrovati versa nello stato attuale, per cui abbiamo avviato un censimento in ordine alla sicurezza di tutti i 9112 pali presenti sul territorio per stabilire le priorità di intervento. È evidente che, trattandosi di oltre novemila pali, la cosa presenta una certa complessità».

In questi primi mesi, Agesp ha iniziato con il censimento, trovando una situazione molto variegata, visto che Enel Sole ha lasciato in dote anche degli impianti obsoleti. «Le attività svolte sin d’ora – sottolinea Gatti – riguardano la georeferenziazione di tutti i punti luce, i primi sopralluoghi sul campo e la schedatura documentale delle caratteristiche dei singoli complessi illuminanti, per arrivare alla realizzazione di una prima cartografia in formato GIS con la georeferenziazione digitale di ogni elemento e la schedatura delle caratteristiche».

Le attività in corso si svolgono con sopralluoghi quotidiani da parte degli ingegneri per la schedatura fotografica e dimensionale di ogni elemento dell’impianto dell’illuminazione pubblica, il rilievo di rifinitura sul campo, la costruzione del database. Un’attività che, tendenzialmente, sarà ultimata entro il mese di gennaio. «Purtroppo – ammette la numero uno di Agesp Silvia Gatti – stante lo stato dell’impianto ereditato non potevamo esimerci da un lavoro di questo tipo, complesso data la vastità della dotazione, che quindi necessita di un certo tempo materiale di esecuzione. Ma si tratta di un lavoro fatto in ordine alla sicurezza dei cittadini e della città di Busto Arsizio, per poter comprendere le priorità di intervento».

L’amministrazione punta all’affidamento ai privati, per fare in modo che chi si aggiudicherà la gestione possa investire nel rinnovamento degli impianti.